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Gassino

"Lascio tutto per seguire la mia passione per il cioccolato" e diventa un pasticcere stellato

Dopo aver cambiato vita le sue creazioni hanno ricevuto importanti riconoscimenti internazionali

fondente e fragole

Una delle torte di Chocolat, con cioccolato fondente e fragole

Amanti del cioccolato tenetevi forte e segnatevi un nome e un indirizzo: Simone Salerno e il suo Chocolat in via Circonvallazione 13 a Gassino

Maestri del Gusto, Gambero Rosso e la partecipazione allo show di Cioccolatò 2022, questi solo alcuni dei prestigiosi palcoscenici che nell’ultimo anno Simone, chef di Chocolat, ha calcato, portando quest’eccellenza gassinese in giro per il territorio. 

La pasticceria più "minutia" di Simone Salerno

Occhi azzurri, quasi 39 anni e un forte accento toscano: ma chi è Simone Salerno?

“Vengo da Siena, ho lavorato un po’ come meccanico con mio papà quando ero più piccolo, ma a 18 anni sono entrato in cucina e non ne sono più uscito - dice Salerno -  il cioccolato è sempre stato la mia passione, ma ho avuto anche altre esperienze, diverse in ristoranti stellati”

Lo chef Simone Salerno

Di esperienze prestigiose ce ne sono state certo, ma fino al 2010 Simone non si era ancora addentrato nel mondo del cioccolato. “Ci sono state alcune situazioni familiari che mi hanno imposto uno stop, sono tornato a Siena e mi sono fermato - spiega lo chef - dovevo riassettare un po’ le idee. Da Siena, poi, ho deciso di lasciare tutto e seguire la mia passione: il cioccolato. Sono andato in giro, ho fatto corsi in Sardegna, con lo chef Francesco Boccia (Campione del Mondo di Pasticceria, ndr) e mi sono specializzato”

Nel 2015, poi, Salerno e la moglie scelgono di aprire un primo negozio, Chocolat, proprio a Siena. Dopo un anno e mezzo il progetto andava bene ma non decollava come avremmo voluto, con la crisi del Monte dei Paschi la città stava vivendo un periodo storico ed economico molto complicato - continua Simone - con mia moglie ci siamo quindi messi a tavolino e abbiamo fatto uno studio di settore e di mercato. La mia cioccolateria, con prodotti un po’ più piccoli e ricercati, si sposava perfettamente con la pasticceria piemontese e sabauda. Torino, inoltre, offre molte possibilità e Gassino, vicina e tranquilla, ci sembrava la giusta soluzione”

Le creazioni di chef Salerno

Così, nel 2017 Simone e la moglie arrivano sulle colline gassinesi e, ad oggi, nonostante due anni di pandemia e la guerra, Chocolat conta altri 5 dipendenti. 

Il 2022, poi, per Simone è stato foriero di non poche novità: a metà settembre Chocolat viene incoronato Maestro del Gusto 22-23, prestigioso riconoscimento conferito da Slow Food e Camera di Commercio. Poi, arriva il plauso di Gambero Rosso: “questo è un riconoscimento importantissimo per le pasticcerie: abbiamo ottenuto 83 punti e due torte su tre, che sono un po’ l’analogo delle stelle Michelin” dice Salerno. 

La settimana scorsa, infine, lo chef di Chocolat ha partecipato a Cioccolatò, fiera del cioccolato in forza a Torino dal 28 ottobre al 6 novembre. 

“Mi hanno invitato e mi hanno chiesto di spiegare una tematica a mia scelta, io ho deciso di portare i nostri croissant e i pain au chocolat con crema pasticcera e cioccolato fondente. É stato bellissimo, anche perché la gente era interessata, collaborava e faceva domande” dice Simone, per poi concludere: “il mio cavallo di battaglia? Non ne ho uno in particolare, ci sono tantissimi studi da fare e cose da sperimentare, non saprei dirne uno nello specifico”

Non c’è un cavallo di battaglia? Sarà semplice modestia o giustamente i segreti dei grandi chef non vanno rivelati? Una cosa è certa: il curriculum di Chocolat è di tutto rispetto e, quindi, non resta che provare per credere.

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