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Il caso

"Il tetto al contante? Una stupidaggine! Mi ha fatto perdere il 25% del fatturato!"

Il racconto di un gioielliere del territorio...

"Il tetto al contante? Una stupidaggine! Mi ha fatto perdere il 25% del fatturato!"

Massimo Del Vago, ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle e gioielliere settimese

Il tetto al contante salirà a 5 mila euro. È questa la decisione presa dal governo di Giorgia Meloni e comunicata ieri dal Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Una misura per pochi, si dirà, una misura a favore degli evasori, una misura inutile.
Le cose non stanno proprio così e, a raccontarci l'importanza del contante, è Massimo Del Vago, storico gioielliere di Settimo Torinese (fino a qualche anno fa aveva un punto vendita anche in centro a Torino, vicino alla Gran Madre). Il tetto al contante non l'ha aiutato, anzi, gli ha fatto perdere affari, tanti affari: "Perché qui da noi c'è ancora (o forse è meglio dire "c'era") chi viene con la mazzetta e paga in contanti, magari perché non vuole fare sapere allo Stato come spende i suoi soldi".

Allora Massimo, raccontaci, cosa ne pensi tu del tetto al contante?

Penso che ci siano due visioni. Uno: si toglie il contante dalla circolazione, distruggiamo la criminalità, lo spaccio, il nero, e diventa tutto tracciabile. In un mondo diverso da oggi, dove le banche si comportano con una certa "etica" rispetto a come fanno oggi, potrebbe essere la soluzione migliore. Se le banche, per esempio, iniziassero a dare soldi a chi ha bisogno e non a chi già li ha. Oggi, però, non me la sento di sposare quell'idea, limitare eccessivamente il contante mi pare una decisione che alla fine va contro l'interesse del cittadino o del consumatore. Rischiamo di distruggere il mercato annullando la presenza del contante. Il diritto di prendere 10 mila euro e metterli sotto il materasso deve esserci, è una cosa che dovrebbe essere legittima. 

Massimo Del Vago, quando era più giovane, aveva da poco iniziato a lavorare nell'azienda di famiglia



Nel tuo negozio cosa è successo dopo l'introduzione del limite al contante?

Quando è entrata in vigore la limitazione del contante a mille euro, decisa dall'allora Governo Monti, io ho perso il 38% del fatturato e non l’ho mai più ripreso, prevalentemente nel negozio di Piazza Gran Madre. Anzi, diciamo ho perso circa il 25% di fatturato. Il resto poteva essere addebitabile a situazioni diverse, ma comunque è un fatturato che non ho più rivisto.

Quindi per te è stato un danno?

La limitazione all’uso del contante mi fa alzare la pressione perché non combatte l’evasione ma combatte chi le cose le fa già in regola. Non è la priorità del paese, poi, per carità. Può darsi che uno ha tanto contante perché fa evasione ma questo problema non lo combatti con la limitazione alla spesa. Questa modalità danneggia il commerciante in regola: quando viene un cliente e vuole un anello da 2 mila euro, e vuole pagare in contanti, devo dire di “No” e così perdo l’affare. La limitazione non punisce chi fa l’evasione ma chi non la fa. Difatti l’evasione non è minimamente diminuita con la limitazione del contante a mille euro. Il principio è semplice, è questo, può valere per l'oreficeria, l'abbigliamento costoso, le borse. Poi, vabbè, ormai vendiamo poco...

Mmm, tipo?

Siamo tutti in difficoltà, lo scontrino medio è di 150 euro. Mi chiamate gioielliere ma non sono più i tempi di una volta. Vendiamo una volta ogni morte di Papa un oggetto che costa più di 2000 mila euro. Oggi, per esempio, ho venduto qualche batteria, ho fatto uno scontrino da 40 euro...

Ma raccontaci un episodio, una volta che hai perso un affare per colpa del limite all'uso del contante...

Quando è entrata la limitazione del contante a mille euro le discussioni più grosse le ho avute con persone che come lavoro erano dipendenti. Mi ricordo una volta uno che voleva fare l’anniversario di matrimonio con la moglie, 1300 euro di anello, mi ha portato i contanti ma gli ho dovuto dire di “No”. Abbiamo chiesto un bonifico, di usare la carta, un assegno. Successe il finimondo. È possibile litigare per una cosa simile? Io volevo venderlo questo anello. Poi mi è capitato anche di vedere persone molto importanti, che guadagnano pacchi di soldi, e girano con mazzette. Forse è un aspetto culturale il nostro, servono generazioni per provare a cambiare questa modalità, non lo so. Ma ripeto: il limite al contante non va a limitare l’evasione. Chi evade non è interessato al limite. C’è un circuito traversale che fa dell’extra, un sommerso che se ne frega di tutte le regole.

Quindi tu qualche vendita grossa l'hai fatta, tutta in contanti? C'era chi veniva con la pila di soldi?

Grossa... L’oggetto più caro in vetrina, a Settimo, costerà 2 mila o 3 mila euro. Ma comunque, si, certo, c’è una infinità di persone che non vuole far sapere cosa fa, a prescindere dalla legalità o meno. Bisogna viverle certe cose, parlo di persone che lavorano anche per lo Stato. Ci sono, poi, alcune regole senza senso, ora te ne racconto una.

Dimmi

Noi oggi vendiamo i lingotti da 5 grammi, uno l’ho venduto proprio qualche giorno fa, 292 euro. Quando alla gente gli dici “devo fare la comunicazione all’agenzia delle entrate” la persone storce il naso e quasi ci ripensa. Per 292 euro del cavolo!? Ma ti pare che per 292 euro devo fare la comunicazione allo Stato? Ma fammelo fare se ne compro un chilo dai. Dall'alto ragionano come se fossimo un popolo infedele, massacrano le persone che fanno le cose fatte bene, dopo che si perdono una, due, tre vendite poi uno non ne può più. Che poi anche questi mega dati sull'evasione, mah...

Cosa c'è? Non ti convincono?

Oggi l’evasione grande non si chiama evasione ma elusione fiscale. Non la fanno i piccoli imprenditori che magari una volta non ti fanno lo scontrino. Io non ho mai preso una multa per non aver fatto lo scontrino. Il piccolo e medio commercio lo scontrino lo fa e quando non lo fa è per sopravvivenza.

Quindi tu sei d'accordo con l'innalzamento del limite a 5 mila euro? O era meglio 10 mila? E chi gira con tutti questi soldi in contanti non è un evasore?

Magari 10 mila euro poteva essere esagerato. Comprendo, però, che chi ha tanti contanti è perché, forse, fa extra, non pagando le tasse. Ma non è la limitazione nell'utilizzo di quel presunto extra a risolvere le cose. Bisogna mettere tutto sul piatto della bilancia, i pro e i contro, e secondo me limitare il contante è una emerita stupidaggine. Quel provvedimento non ha l’efficacia che il legislatore vorrebbe dare, il limite al contante penalizza chi fa le cose in regola. In ogni caso portarlo a 2 mila mi sembrava poco, c’è gente che vuole spendere di più, 5 mila è ottimale. Io poi ho sempre rispettato la legge e per questo ho perso molte vendite, poi magari c’è un collega che vende lo stesso e non fa lo scontrino...

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