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Il caso

Assente perché ricoverata? È una scusa! La verità è che ci sono i comunisti!

Continuano gli attacchi, questa volta con il sostegno di un ex fascista e dell'amministratore di una importante società pubblica...

Assente perché ricoverata?  È una scusa! La verità è che ci sono i comunisti!

in foto, il consigliere di maggioranza di Venaria Riparte Andrea Carlomagno

Pensavamo di averle viste tutte a Venaria e invece, giovedì mattina, è arrivata la versione del consigliere di maggioranza Andrea Carlomagno (ribatezzato CarloLagno, lui si lamenta sempre, SEMPRE...).

Si torna alla questione legata all’assenza della consigliera Mariachiara Catania in una delle ultime commissioni (di cui abbiamo parlato ieri qui). La consigliera era assente perché ricoverata in ospedale. 

Dopo l’attacco becero del Sindaco in Consiglio, le lacrime della consigliera costretta a raccontare a tutti i fatti suoi, i suoi problemi di salute, tutti o quasi si sarebbero aspettati delle scuse. O quanto meno la possibilità di arrivare a toni più distesi.

In foto, la reazione della consigliera Mariachiara Catania, dopo l’attacco del Sindaco Fabio Giulivi che le puntava il dito contro di lei per alcune assenze. Ed è vero, la consigliera è stata  assente per qualche giorno dalle attività istituzionali per “colpa” di un intervento chirurgico.

No, nulla di tutto ciò. Giovedì mattina il consigliere CarloLagno si è svegliato e ha dato la sua versione.

“L’estrema sinistra venariese - scrive CarloLagno su Facebook - (quella che in campagna elettorale si è presentata come Progetto Civico, quando di civico ha davvero poco) ha il brutto vizio che quando viene punta sul vivo attacca con un vittimismo che ha davvero del ridicolo”. 

E qui già scatta la prima risata visto che dopo ogni consiglio CarloLagno attacca La Voce, colpevole di essere sempre brutta e cattiva.

Ma proseguiamo.

“Negli ultimi due consigli comunali - continua il consigliere - hanno presentato delle proposte molto blande, senza argomentare più di tanto le loro mozioni, che alla prova dei fatti prevedevano un ritorno a dei tavoli che in passato hanno già dimostrato di essere fallimentari e da cui le scorse amministrazioni sono uscite perché le hanno reputate spese “rinunciabili”. L’hanno fatto con la solita spocchia di chi si erge a luminare contro un’amministrazione che per loro è incapace su tutti i fronti (i fatti dimostrano il contrario, ma va beh..)”.

E qui nulla di male, una mozione non ti piace, la bocci e siamo a posto. 

Il consigliere CarloLagno, però, non si ferma qui.

“Comunque, - continua - abbiamo fatto notare in più occasioni che per giudicare l’operato dell’amministrazione sarebbe opportuno venire non solo ai consigli comunali, che sono in assoluto l’organo più importante, ma anche alle commissioni consiliari, che sarebbero il luogo preposto per le discussioni più sostanziose, così da arrivare ai consigli comunali con il lavoro grosso già fatto e poterne discutere in maniera più consapevole.Nulla. Alle commissioni sono presenti sempre i soliti 2-3 consiglieri di minoranza, che poi sono gli stessi che risultano meno “critici” nei consigli comunali, proprio perché le decisioni vengono prese insieme e se ci sono errori da parte dell’amministrazione vengono ravvisati in seduta di commissione e risolti prima del consiglio comunale”.

E qui siamo al comico. CarloLagno attacca i consiglieri di minoranza: “Non venite alle commissioni, non siete preparati!”. 

E quindi? Questo non dovrebbe garantire una “crociera” più tranquilla e serena all’amministrazione? 

La minoranza non partecipa alle commissioni, la minoranza non approfondisce, la minoranza rompe meno le balle, no? Se i consiglieri di opposizione non sanno niente, non vengono alle commissioni e non studiano tutto di guadagnato per chi governa, no?

Poi, però, c’è il pezzo da maestro che dimostra, in tutto e per tutto, la pochezza della classe politica che governa la città.

Secondo CarloLagno, se la minoranza partecipasse, tutta, alle commissioni non si potrebbe che essere tutti allineati e andare tutti d’amore e d’accordo. 

Epperò, caro CarloLagno, c’è un pezzo di minoranza che fa opposizione (hai presente? Verifica, controllo dell’operato della maggioranza?) e un pezzo di minoranza (Capogna, Virga e De Candia) che regge il moccolo alla maggioranza.

E non stiamo svelando il terzo segreto di Fatima, sono tutte cose alla luce del sole, dichiarate, dette e ridette.

A CarloLagno la critica non piace, va bene, però ci deve stare, non c’è altra scelta. Per fortuna c’è un pezzo di opposizione che fa quello per cui è stata eletta.

Ma arriviamo alla presa di posizione contro la consigliera di Uniti per Cambiare, Mariachiara Catania.

“Nell’ultimo in particolare un consigliere di minoranza (Catania, ndr) - conclude CarloLagno nel suo post - si è infervorato perché punto sul vivo, si è difeso dicendo di esser stato ricoverato in ospedale il giorno della commissione quindi ha attaccato la maggioranza e il sindaco di voler fare propaganda sulle assenze.  Ok… e nei due anni precedenti?  Che scuse ci sono? Spiace perché tutti abbiamo altre occupazioni e altri impegni, a volte improcrastinabili, ma nessuno ci ha imposto la candidatura se poi non c’è la voglia di presenziare alle adunanze. E spiace ancora di più perché c’è il solito giornale locale che non vede l’ora di cogliere la palla al balzo per attaccare un’amministrazione che della trasparenza ha fatto la sua bandiera Che spettacolo triste...”.

Eccolo il consigliere CarloLagno che specula anche su un ricovero in ospedale e si erge a giudice supremo, professore, che vorrebbe il libretto delle giustificazioni per sapere perché un consigliere è assente, dov’è, magari anche con chi. Senza capire che la partecipazione o meno di un consigliere alle commissioni o ai consigli è una questione che riguarda quel consigliere e al massimo i suoi elettori.

Per altro, una piccola parentesi, ci sono consiglieri di minoranza che non partecipano quasi mai a niente (vedi Valeria Strazzeri, esponente del gruppo misto) ma su quelli CarloLagno non ha nulla da dire perché non fanno mezza critica alla maggioranza.

Alla fine, poi, CarloLagno arriva a quello che è il suo forte, l’attacco alla stampa, ai giornali, purtroppo non ha ancora capito che il ruolo dell’informazione è proprio quello di criticare chi sta al potere.
L’ultima chicca riguarda i “Mi Piace” alla fine del post.

C’è quello di Matteo Rossino, ex fascista di CasaPound, che commenta anche. Ma evidentemente le amicizie di CarloLagno sono queste, della serie: “dimmi con chi tratti e ti dirò chi sei”.

C’è anche, però, il “Mi Piace” di Livio Lo Biondo, Amministrare Unico della Gesin (Azienda Partecipata al 100% dal Comune di Venaria).

In foto, i Mi Piace al post di Carlomagno di Livio Lo Biondo, Amministratore Unico di Gesin, Michelangelo Matteucci, segretario della Lega, e Matteo Rossino, ex CasaPound

Parliamo di un personaggio a capo di un’azienda pubblica che dovrebbe fare l’interesse di tutti i cittadini e invece lo vediamo “scendere” in campo attaccando una parte politica e, di conseguenza, una parte della città. 

È lecito tutto questo? È lecito che un dipendente pubblico attacchi alcuni consiglieri comunali?

Che spettacolo triste, ha ragione il consigliere CarloLagno...

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