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Il caso
09 Novembre 2022 - 13:26
La consigliera Mariachiara Catania
"Io in quella commissione non ero presente perchè ho fatto un intervento chirurgico, mi sembra di cattivo gusto tirare fuori questa cosa adesso”.
È con la voce rotta da un pianto di nervosismo che, lunedì sera, in Consiglio Comunale, a Venaria, la consigliera di minoranza (Uniti per Cambiare), Mariachiara Catania, ha replicato al Sindaco, Fabio Giulivi.
In foto, la reazione della consigliera Mariachiara Catania, dopo l’attacco del Sindaco Fabio Giulivi che le puntava il dito contro di lei per alcune assenze. Ed è vero, la consigliera è stata assente per qualche giorno dalle attività istituzionali per “colpa” di un intervento chirurgico.
Il primo cittadino l’aveva accusata di non aver partecipato all’ultima commissione sulla scuola (si stava parlando dei progetti di educazione alla pace da portare proprio nelle scuole).
Peccato che, proprio in quei giorni, l’esponente della minoranza non fosse in vacanza, in gita o a farsi i fatti suoi, ma si trovasse sotto i ferri, in ospedale, per un intervento chirurgico.
Queste informazioni, note praticamente a tutti, non hanno fermato il becero attacco del Sindaco: “Facciamo le commissioni dove si parla di progetti educativi e lei non si presenta, consigliera Catania. Se lei ha delle domande da fare le può fare, poteva partecipare alla commissione dove si è parlato di scuola, non c’era, non fare domande stasera in Consiglio Comunale. Sentire le lezioni qui è troppo”.
Il Sindaco Fabio Giulivi
Parole, come già detto, becere, sottolineate anche da un lungo applauso da parte dei consiglieri di maggioranza.
Consiglieri che non sono più rappresentanti dei cittadini ma fan del Sindaco, leccapiedi del primo cittadino, incapaci di argomentare su qualsiasi argomento.
Insomma, lunedì sera, in Consiglio Comunale, la maggioranza ha toccato il fondo e, con le dichiarazioni del consigliere di maggioranza, Andrea Carlomagno (ribattezzato “CarloLagno”), si è definitivamente raschiato il fondo del barile: “Fa parte del confronto anche la nostra provocazione”.
Fa parte del confronto attaccare una consigliera assente perché ricoverata in ospedale? Si, a Venaria siamo arrivati a questo.
Il Consigliere di maggioranza Andrea Carlomagno
Martedì pomeriggio, dopo la bruttissima serata, la consigliera Mariachiara Catania, ha provato a raccontare meglio i fatti.
“Venerdì 7 ottobre - precisa - mi sono recata presso l’ufficio di Via Goito per firmare la convocazione della Commissione 3 per la settimana successiva. In quella sede ho fatto presente che per me sarebbe stato impossibile prendervi parte dal momento che nella settimana che va dal 10 al 15 ottobre sarei stata impossibilitata a partecipare a qualunque attività, proprio perché lunedì 10 dovevo sottopormi ad un intervento”.
Una notizia, dunque, di cui tutti erano a conoscenza.
“Vale la pena precisarlo - prosegue Catania - perché, nonostante quanto detto, ho ricevuto un attacco personale da parte del Sindaco durante il Consiglio Comunale di lunedì, pur avendo giustificato la mia assenza al Presidente del Consiglio”.
Una giustificazione che non ha evitato la vergogosa presa di posizione del primo cittadino.
“Lunedì sera, all’ultimo Consiglio Comunale, - prosegue Catania - i toni, i modi e i contenuti sono stati inaccettabili: sono stata accusata dal Sindaco di assenteismo alle commissioni, a tal punto che per correttezza nei confronti dei miei colleghi consiglieri e di tutti coloro che stavano ascoltando, mi sono sentita in dovere di spiegare il motivo della mia assenza. Insomma ho subito un attacco personale davanti alle becere risatine di alcuni esponenti della maggioranza, mi sono sentita umiliata e derisa”.
E qui arriviamo ad un altro punto: ma davvero un consigliere assente deve dire a tutto il mondo perché era assente?
Un Sindaco può “forzare” così la mano affinché un consigliere debba per forza raccontare che era assente per motivi di salute? Perché era in sala operatoria...?!
In maggioranza l’incapacità ormai è talmente conclamata che per sopravvivere ci si appende a tutto: anche all’idea di mettere al pubblico ludibrio una consigliera assente per motivi di salute.
“Un Sindaco - continua Catania - può permettersi una cosa del genere? È autorizzato ad usare la seduta del Consiglio Comunale per bacchettare con arroganza una consigliera che è stata assente ad una commissione per validi e certificati motivi? Non dovrebbe invece porsi come equidistante da tutti i consiglieri? Certamente sì se a rivestire questo ruolo c’è una persona rispettosa degli altri, ma purtroppo a Venaria, da troppo tempo ormai, il Sindaco e alcuni esponenti della giunta non perdono occasione per disprezzare alcuni consiglieri di opposizione anche durante i momenti formali. E in tutto questo il Presidente del Consiglio Comunale cosa fa? Dorme? Abbiamo proprio raschiato il fondo del barile...è stato toccato un livello veramente basso del confronto politico. Ringrazio invece alcuni miei colleghi consiglieri di opposizione che con me hanno saputo opporsi a un simile e inaccettabile comportamento”.
Durissimo, poi, anche il commento di Alessandro Brescia, consigliere di minoranza (Uniti per Cambiare).
Il consigliere di minoranza Alessandro Brescia
“La consigliera Catania - precisa l’esponente dell’opposizione - ha smascherato la pochezza della maggioranza. Il Sindaco, dunque, interviene e fa l’invettiva: “Ma tu eri assente alle commissione”. Questa è una modalità che non ha senso, anche fosse stato vero che non c’ero questo non vuol dire nulla. Cosa vuol dire che se uno non è in commissione non può parlare in Consiglio? Dopo questo attacco, poi, quelli della maggioranza lo hanno pure applaudito come in uno stadio, il consigliere svilito a ultras di curva a completare il quadretto di tristezza, di pochezza di tutto il dibattito. Si sono arrampicati sugli specchi tutto il tempo e poi c’è stata la cattiveria politica di attaccare sul personale, in maniera scomposta e fuori luogo”.
Ora Brescia chiede una presa di posizione da parte di Giulivi: “Io spero che ci siano delle scuse pubbliche, è stata cattiveria politica senza senso. Il Sindaco ha fatto una scorrettezza tripla: ha spostato l’argomento, ha preso un granchio e poi sei il Sindaco, devi stare un minimo sopra le parti”.
Scuse o no, la pessima figura resta e descrive una maggioranza incapace di argomentare, di spiegare e pure di governare. Perché una proposta della minoranza si può anche bocciare ma senza attaccare una consigliera assente, assente perché sotto i ferri.
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