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Lanzo
09 Novembre 2022 - 18:29
Il Tesso che attraversa Lanzo
Chiunque abbia frequentato, o frequenti, l'Istituto Albert di Lanzo, avrà ben presenti le passeggiate all'entrata e all'uscita dalla scuola sulla "passerella" che connette il centro della Città all'Istituto. Accanto alla passerella c'è il torrente Tesso, "fratello minore" della Stura, in cui si getta, poco dopo il Ponte del Diavolo, al termine del suo percorso.
E proprio perché il letto del Tesso sta a due passi dalle abitazioni, dall'Istituto e dai negozi, insomma dal "cuore pulsante" della Città, la questione del controllo delle sue acque è finita in consiglio comunale, a margine delle discussioni sul Documento Unico di Programmazione.
"Siamo in difficoltà con la pulizia dei rii come il Tesso, ma la Regione ci ha promesso che interverrà seriamente". Così l'assessore ed ex sindaco Ernestina Assalto, che aveva appena finito di parlare della soffocante mancanza di risorse nelle casse del Comune. A dire il vero, la competenza amministrativa per quel che riguarda il fiume sarebbe della Regione.
Ernestina Assalto, assessore ed ex sindaco di Lanzo
Questo non toglie che, in caso di emergenza, il Comune possa intervenire con le proprie forze, magari chiedendo sostegno economico ai piani alti. Ecco, appunto, l'emergenza: è questo il caso? Stava tutto qui il cardine attorno a cui ruotava la discussione in consiglio.
Il primo cittadino lanzese Fabrizio Vottero aveva condotto ad agosto un tecnico della Regione alle acque del fiume. Assieme l'avevano ispezionato, e il tecnico aveva avuto modo di fare un sopralluogo e di certificare che, per fortuna, i massi presenti nel fiume non rischiano di ingrossarne eccessivamente le acque in casi estremi.
Fabrizio Vottero, sindaco di Lanzo
Ottimo. Dunque, dalla sua scrivania, Vottero avrà preso carta e penna e l'avrà comunicato alla cittadinanza? No, e per questo il consigliere di opposizione Matteo Filippin gliel'ha detto chiaro e tondo: "Dopo episodi come l'alluvione delle Marche, la cittadinanza avrebbe bisogno di rassicurazioni. Potreste dire loro: 'Cari cittadini, il Tesso è ben arginato e in sicurezza'".
Negativa la risposta di Assalto: "Tu rassicuri e non sai se domani mattina ti arriva una bomba d'acqua?". Ma no, puntualizzava in consiglio Filippin ammonendo la Giunta: "Bisognerà semplicemente dire ai cittadini che vi siete attivati e che la Regione ha detto che non ci sono rischi gravi". Anche perché, sosteneva il consigliere di Lanzo Per Noi, dopo l'alluvione della Marche il livello di attenzione della cittadinanza sul tema si è alzato.
"La Regione non ci ha detto: state tranquilli che non succederà mai niente" ha replicato Vottero. E' solo stato detto che il materiale lapideo non va movimentato. Stop. Manca pure il via libera del tecnico che si occupa della vegetazione presente nell'alveo e sulle sponde del fiume.
E qui sta la magagna: "Il fatto che la vegetazione sia lì non va bene - ha detto Vottero - e nessun tecnico ci ha scritto che la situazione è a posto così: ci hanno detto però che non ci garantiscono un intervento nel mese di novembre e di dicembre, ma per il prossimo anno".
"Potrebbe essere anche un discorso economico" ha ipotizzato Filippin. "Magari costa di meno spostare degli arbusti e non delle pietre...". Così come potrebbe essere un discorso economico l'idea della Regione di far passare il Natale senza intervenire sulla vegetazione. Lo diceva bene Tina Assalto in consiglio: le squadre forestali della Regione sono poche e fanno quello che possono.
Matteo Filippin, consigliere di opposizione e capogruppo di Lanzo Per Noi
Resta una domanda: ci si può davvero permettere di aspettare su una questione così delicata, soprattutto in un momento in cui l'attenzione dell'opinione pubblica sul tema è elevatissima? In Regione pensano di sì.
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