Cerca

Politica

Da Predappio al Governo... Passando per un bel libro hard

La storia della neo sottosegretaria Montaruli condannata per essersi comprata un manuale sul Kamasutra

MontaruliFoto

La neo sottosegretaria Augusta Montaruli in uno scatto poco prima della fine dell'ultima campagna elettorale

Questa è la storia di una ragazza passata per Predappio (ma per sbaglio eh, mica voleva celebrare Mussolini), con tanto di croce celtica e braccio teso (un errore di gioventù, si dice, dai, l’hanno fatto tutti un saluto fascista in gioventù, no?). 

La storia di una grande lettrice a spese dello Stato (gli abbiamo pagato tutti “Sexploration. Giochi proibiti per coppie. Istruzioni per l’uso”). 

Insomma un esperta di fascismo e Kamasutra.

E, attenzione, non parliamo di sesso ordinario ma di quello pericoloso eh, le ultime recensioni del libro, infatti, parlano chiaro: “Interessante libro pornografico. Solo descrive giochi un po’ oltre le aspettative di una coppia normale. Salvo una o due storie il resto non sono idonee alla mia coppia”. Ma come? Una fautrice della famiglia tradizionale? Del focolare, del maschile di genere che legge libri “un po’ oltre la coppia normale”?!

Stiamo parlando della nuova sottosegretaria all’Università e alla Ricerca, Augusta Montaruli, torinese, ex assessore alla cultura a San Mauro (tra il 2007 e il 2011) cresciuta, negli atenei torinesi, a pane, post fascismo e letture “interessanti”. 

Dopo il percorso nei movimenti giovanili di estrema destra, arriva, poi, l’approfondimento sul sesso, a spese di tutti. 

Eh già, perchè il libro “Sexploration”, di cui abbiamo parlato poc’anzi, non è un acquisto privato ma figurava tra le spese istituzionali dell’allora consigliera regionale...

“Se me lo contestano, - dichiarava a La Stampa nel 2016 - dimostrerò che era riconducibile all’attività istituzionale”.

Augusta Montaruli è nata a Torino nel 1983, vicinissima a Giorgia Meloni, ha percorso tutta la trafila nelle file del partito. 

Nei primi anni Duemila, quando ancora frequentava il liceo, è responsabile di Azione studentesca, organizzazione giovanile di Alleanza nazionale, e finisce per la prima volta sui giornali locali per una protesta contro il Festival del cinema gay: “Noi non ce l’abbiamo con i gay, ma vogliamo ricordare che la cultura della diversità si difende garantendo il pluralismo delle idee e non dando soldi al festival del cattivo gusto”, diceva Montaruli, allora neanche ventenne. 

Diventa poi punta di diamante degli studenti universitari del Fuan, sempre più centrali negli anni dell’Onda. Di quei tempi circola ancora una foto di una gita a Predappio con bandiera di Azione giovani, croce celtica e saluto romano. 


Nel 2010 l’ingresso in consiglio regionale con il Popolo della libertà. Il leghista Roberto Cota diventa presidente del Piemonte, e come moltissimi altri consiglieri anche lei finisce nel mirino della Guardia di finanza per i rimborsi gonfiati. 

Al termine dell’inchiesta, la procura torinese le contesta spese gonfiate per più di 40 mila euro nel periodo che va dal giugno 2010 al settembre 2012: spese in ristoranti, bar per 20mila euro, acquisiti in negozi di abbigliamento e gioiellerie per mille euro e poi il celebre libro sul kamasutra.

Un procedimento per il quale, nel dicembre 2021, è stata condannata a un anno e sette mesi di reclusione per peculato. È in attesa del terzo grado di giudizio in Cassazione.

La sua carriera, però, prosegue, e dopo un primo tentativo  andato a vuoto nel 2013 (non viene eletta), nel 2018 si ricandida alla Camera, a Torino, ed entra in Parlamento (riconfermata, poi, qualche mese fa). 


Ed è proprio negli anni da deputata che sfoggia altre perle. 

Nel novembre 2021, alla domanda Meryl Streep o Bud Spencer? , rispose: “Nessuno dei due, non sono italiani”. Ma d’altronde ci sta, vai mica a pensare che un italianissimo possa avere un soprannome non italiano?! Bleah, che schifo, prima l’Italia, l’italiano.

Finita qui? Ma no, no. C’è altro.

Durante la discussione sullo Ius Scholae (la cittadinanza per i figli di immigrati che hanno frequentato un ciclo di studi in Italia) se n’era uscita così in Parlamento: “Io voglio proprio vedere se quei bambini che ci guardano e le loro famiglie sono tanto contenti di vedere la proposta di legge che voi sbandierate a loro favore, portata avanti dalle stesse forze politiche che regalano la droga per le strade”.


Un dipartimento per il sesso libero?

Mettiamola così: visti i suoi approfondimenti e le sue letture, la speranza è che la neo sottosegretaria all’Università, all’interno del suo dicastero, possa aprire un dipartimento per il sesso libero.

È proprio lì che potrebbe mettere in pratica le teorie, fondamentali, lette nel manuale “Sexploration”.

Che poi, chi lo sa, potrebbe anche essere una strada per tenere insieme le famiglie davanti al focolare.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori