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22 Dicembre 2020 - 15:41
C’è da sperare che vada meglio di com’è sempre andata. Cioè male. Da gennaio la ferrovia Canavesana - che qualche tempo fa era finita nella mirabile classifica delle 10 linee peggiori di tutta Italia - passerà finalmente dalle mani di Gtt a quelle di Trenitalia. Il territorio attende un cambio di passo. Ci credono i sindaci, ci credono i pendolari e gli studenti, ci credono tutti i canavesani che su quei treni hanno vissuto disagi estremi, hanno subito sulla loro pelle i tagli delle corse all’ultimo minuto, i guasti, i ritardi.
È proprio per presentare il passaggio a Trenitalia che giovedì pomeriggio, nella sala conferenze Montenero di Rivarolo, si è tenuto un incontro organizzato dal consigliere regionale cuorgnatese della Lega, Mauro Fava, in collaborazione con l’Amministrazione Rostagno. Un appuntamento utile ad illustrare ai rappresentanti dei pendolari e ai sindaci tutte le novità che verranno introdotte a partire dal primo gennaio 2021. «Assistiamo ad un passaggio epocale, che speriamo possa essere foriero di un netto miglioramento della qualità del servizio offerto – commenta Fava – Con una certezza: peggio degli ultimi anni è praticamente impossibile fare, dopo aver toccato il fondo non possiamo che risalire”. Il cambio porterà delle novità che sono state annunciate durante la conferenza dal direttore regionale di Trenitalia, Marco Della Monica. Nei giorni feriali circoleranno sulla linea Sfm1 44 treni, mentre saranno 37 il sabato e 14 nei festivi, con una cadenza di 30 minuti nelle ore di punta e di 60 nelle altre fasce orarie. Trenitalia fin dall’avvio del servizio utilizzerà i treni “Pop” e “Jazz”, che successivamente saranno affiancati anche dai “Vivalto” a doppio piano e dai nuovissimi treni “Rock” (sempre a doppio piano). Nell’ambito del nodo di Torino saranno utilizzati da Trenitalia anche i tre treni “Coradia Meridian” di proprietà della Regione. I treni “Pop” e “Jazz” consentono velocità di esercizio elevate, ma in attesa del completamento della realizzazione degli interventi per il sistema automatico di controllo marcia treno nella tratta Rivarolo-Settimo, i convogli continueranno a viaggiare ad un massimo di 70 km/h. I lavori sulla linea sono stati affidati dalla Regione a Rfi e si prevede di completarli, con l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte dell’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, entro la fine di dicembre del 2021. Per quanto riguarda la linea Rivarolo-Pont, il servizio ferroviario di Trenitalia sarà operativo solo in seguito, quando verranno conclusi i lavori di elettrificazione. Allo stadio attuale, si sta lavorando alla progettazione definitiva dell’opera, che si prevede di completare entro ottobre ‘21. Per i lavori e i successivi collaudi la stima è di 22 mesi. Fino al completamento degli interventi, saranno attivi i collegamenti con bus sostitutivi effettuati a cura di Gtt su mandato dell’Agenzia per la mobilità regionale. Perdurando l’emergenza Coronavirus e la conseguente limitazione dei posti sui treni, l’avvio della nuova gestione porterà comunque un beneficio per gli utilizzatori anche saltuari della linea Sfm1. Infatti, la nuova App di Trenitalia, dotata di un sistema di conteggio digitale, consentirà in via sperimentale anche ai viaggiatori di alcuni convogli della linea Sfm1 di conoscere in tempo reale il numero dei posti disponibili. Un algoritmo esporrà con tre diversi colori (rosso, giallo, verde) l’andamento delle presenze sino a non consentire più gli acquisti nel momento in cui il treno sarà sold-out. «Una possibilità in più che penso potrà essere gradita dai nostri pendolari o anche da chi utilizza meno frequentemente il treno per recarsi a Torino – aggiunge Fava –. Mi auguro che la stagione dei problemi e dei ritardi sia definitivamente alle spalle, ma comunque continuerò a vigilare e a prendermi carico delle esigenze dei pendolari, canavesani e non, che meritano un servizio all’altezza dopo anni così tribolati. Da cuorgnatese spero poi che i lavori di elettrificazione, oltre che per l’Scmt, durino il meno possibile e che si possa restituire al territorio finalmente una linea ferroviaria più rapida, completa ed efficiente».
«Se alle parole seguiranno fatti concreti, il passaggio nella gestione della linea da Gtt a Trenitalia, può segnare un importante punto di svolta non solo per la connessione del nostro Alto Canavese con Torino, ma per lo sviluppo del nostro territorio e per attrarre nuove residenzialità che flussi turistici». Lo dice, dopo la conferenza, il sindaco di Cuorgnè, Beppe Pezzetto, che parla di «iniziative strategiche che guardano al futuro e potrebbero consentirci di ridurre un oggettivo “gap” che scontiamo da decenni, ma su cui occorre che noi amministratori canavesani, a tutti i livelli, teniamo alta l’attenzione affinché, finalmente, dalle parole si passi ai fatti». Si tratta di una «buona notizia» anche per il consigliere regionale Pd canavesano Alberto Avetta, che ribadisce però alcune criticità ancora irrisolte: «Innanzitutto quella relativa al passaggio dei dipendenti da GTT a Trenitalia, quindi il destino delle officine di Rivarolo, insieme a quello dei meccanici cui è affidata la manutenzione degli autobus. Inoltre, si dovrà dare risposta ad alcune problematiche giustamente evidenziate dai Sindaci: la tempistica per l’elettrificazione della Rivarolo-Pont, il completamento del nodo di Settimo Torinese, il completamento del sistema SCMT (sistema di controllo della marcia del treno), i nuovi treni promessi».
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