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S.O.S. Educazione Sessuale

S.O.S. Educazione Sessuale
“Voglio diventare grande, grande, grande!” Tom Hanks e Renato Pozzetto, nei loro film, hanno espresso questo desiderio e sono stati catapultati da impreparati in un mondo di adulti. I ragazzi di oggi hanno fretta di crescere come i bambini e gli adolescenti di tutti i tempi, ma con la frenesia e la velocità postmoderna la voglia di crescere non è accompagnata dalla giusta formazione, con il rischio di ritrovarsi bambine già “signorine” a 9 anni, mestruate ed impreparate a comprendere il significato di perdite ematiche periodiche e che a 12 anni sperimentano nei bagni di scuola un rapporto a due “come quello visto in internet” con i compagni più grandi per poi ritrovarsi incinte. Me ne ha parlato un’amica, Angelica, insegnante di una scuola che evito di menzionare, perchè ogni mondo è paese e può accadere vunque. Ragazzini di 8 o 9 anni, sotto i banchi di una scuola elementari, si trastullano il membro naturalmente in erezione senza comprendere la ragione o l’appropriatezza di quel gesto. I bambini, nei bagni, fanno pratica di fellatio con un compagno di classe. Chi ha sbagliato cosa? Qual è l’età giusta per affrontare argomenti di natura sessuale con i proprio figlio? In un programma scolastico che non prevede lezioni di educazione sessuale a nessun livello di istruzione, gli insegnanti non sanno come comportarsi davanti a queste situazioni delicatissime. I genitori, dal canto loro, schivano il problema. Non è mai il momento giusto, soprattutto nella società fatta di tabù, pregiudizi e ipocrisia. Meglio lasciare le cose come stanno. O al limite far intervenire gli assistenti sociali, come nella scuola dove lavora Angelica, e lasciare che i giovani di domani siano iniziati all’eros in maniera asettica, impersonale, come se assecondare un istinto naturale fosse una colpa di cui nessuno vuole parlare e che è opportuno affidare ad un estraneo. Ci ritroveremo domani uomini e donne che non sanno come relazionarsi con il partner, egoisti o timidi, edonisti o feticisti, troppo introversi o perversi per avviare un sereno rapporto di coppia basato sul dialogo, la complicità, l’erotismo e il piacere.
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