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ROMA. Morti nel torrente, in Italia 10 eventi in 30 anni

ROMA. Morti nel torrente, in Italia 10 eventi in 30 anni
I torrenti ingrossati da piogge estive  violente, improvvise e quasi impossibili da prevedere hanno provocato, negli ultimi 30 anni in Italia, almeno 23 vittime in 10 gravi eventi, simili a quello che in Calabria ha travolto gli  escursionisti del Pollino: lo indica il bilancio tracciato dall'Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del  Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irpi). La stessa fonte rileva che in Calabria le inondazioni hanno provocato  284 fra morti e dispersi dal 1860 a tutto il 2017.Nell'estate 1991 in Trentino, sulle Dolomiti del Brenta, la piena di  un torrente ha sorpreso un gruppo di ragazzi a pochi metri dal  rifugio Brentei: sette di essi sono stati travolti dai massi che, per  effetto della intensa pioggia in quota, si muovevano verso valle  proprio nel canalone nel quale i ragazzi cercavano di rifugiarsi. Nell'agosto 1996 in Toscana un'ondata di piena ha travolto due  ragazzi che facevano il bagno del torrente Riomagno, nella zona di  Seravezza (Lucca). Ancora in estate, nell'agosto 1999 in Val  Chiavenna un gruppo di scout che campeggiava su palafitte costruite  nel greto del torrente Febbraro è stato sorpreso da un'ondata  improvvisa causata da un forte temporale avvenuto in quota durante la  notte: tre ragazze persero la vita.Nell'agosto 2015 nella provincia di Biella le acque del torrente  Cordar si sono ingrossate improvvisamente uccidendo un ragazzo che  campeggiava vicino alle rive: la piena del torrente strappò la sua  tenda, trascinando il ragazzo a valle. In quello stesso mese in Abruzzo una famiglia di quattro persone è  stata travolta mentre percorreva un sentiero lungo il canalone che  porta al nevaio del Gran Sasso: una pioggia improvvisa ha generato un  carico di acqua e detriti che ha trascinato a valle la madre, che  nella tragedia ha perso la vita. A dare l'allarme era stata la figlia  di 12 anni, che solo nel tardo pomeriggio era riuscita a scendere a  valle e a far soccorrere padre e fratello. Episodi drammatici dovuti a piene improvvise hanno purtroppo lasciato  il segno in Calabria fin dal 1860, provocando 284 morti e dispersi  per le inondazioni e 238 per le frane. Tra le alluvioni più recenti,  quello di Soverato che nel 2000 ha provocato 13 morti, quello di  Crotone del 1996, con 6 morti; la più grave è stata quella che nel  1953 è avvenuta in almeno 10 località della regione provocando oltre  100 morti.
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