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TARANTO. Ilva: Cgil Taranto, attendismo non è la strada maestra

TARANTO. Ilva: Cgil Taranto, attendismo non è la strada maestra
"Nell'intricata vicenda Ilva il tempo non è una variabile indipendente. Sbaglia chi pensa che l'attendismo sia la strada maestra. Lo dimostra il caso di Statte e il lungo percorso relativo all'acquisizione di tutte le informazioni utili per avviare le bonifiche, che lì di fronte a un dato conoscitivo così specifico (l'unico per la provincia di Taranto) potremmo tentare di far avviare nel più breve tempo possibile". Così il segretario della Cgil di Taranto, Paolo Peluso, che interviene sul tema Ilva tornando le polemiche che hanno accompagnato nelle scorse settimane le ordinanze sindacali che interdivano a determinati usi alcune aree del territorio di Statte risultate contaminate dopo un lavoro di caratterizzazione durato anni. "Quel tempo sospeso - aggiunge Peluso - che riguarda l'Ilva, riguarda inevitabilmente non solo gli operai, ma anche tutta una economia e una città, che da tempo attende che si faccia chiarezza e si agisca in nome dell'interesse collettivo. Vale per il principio sacrosanto di difesa di ogni singolo posto di lavoro, e vale, ci mancherebbe altro, per la difesa del diritto alla salute". Il Comune di Statte, conclude il segretario della Cgil ionica, "ha deciso per una strada interventista e sta perseguendo tutte le strategie utili per raggiungere l'obiettivo di un ambiente più salubre. Il nostro fine dovrebbe essere quello di bonificare, con celerità e urgenza, e malgrado sarebbe utile sapere con certezza chi ha inquinato, non possiamo renderci schiavi di una informazione che potrebbe non arrivare mai. Insomma mentre ci attardiamo nell'individuazione di qualsiasi responsabilità, o nelle enunciazioni di principio i danni e le incertezze aumentano, e si allontanano le soluzioni".
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