Cinque miliardi di utili accumulati in 5 anni, ma 4,6 miliardi di euro di fatturato andati in fumo e 5mila posti di lavoro persi per strada. Questo il quadro delle principali società partecipate dagli enti locali in Italia secondo l'ultima indagine presentata dall'Area Studi di Mediobanca, che ha passato in rassegna un campione di 82 società su un totale di 415 aziende, con 65 enti locali azionisti su un totale di 115, che comprendono le regioni, le province capoluogo di regione o con oltre 500mila abitanti, i capoluoghi di regione e i comuni con oltre 100mila abitanti. Un insieme piuttosto eterogeneo di aziende attive nei settori dell'acqua, degli aeroporti, delle autostrade, dell'energia, dell'igiene urbana e del trasporto pubblico locale (Tpl), che forma il terzo gruppo industriale italiano. Tra il 2012 e il 2016 il fatturato delle 'partecipate' è sceso del 13,5% a 32,2 milioni, soprattutto nell'energia (-28,5% a 15,1 miliardi), penalizzata dal calo delle materie prime, mentre nel Tpl si è registrato un incremento del 3,5%. Opposta la dinamica degli utili, con l'energia principale contribuente (4,21 miliardi di euro in 5 anni) e il trasporto locale maglia nera (729 milioni di rosso), a causa soprattutto di Atac a Roma, che da sola ha perso 806 milioni di euro, mentre Ferrovie Nord Milano (112 milioni) e Atm Milano (70 milioni) sono state le rivali più virtuose. In testa alla classifica degli utili le ex-municipalizzate Hera (836 milioni) a Bologna, Acea (819 mln) a Roma, Iren (611 mln) a Reggio Emilia e A2a (582 mln) a Milano e Brescia, tutte quotate in Borsa a differenza di Autobrennero (369 milioni), che ha sede a Trento. Le regioni e le province del Nord hanno perso il 15,4% dei propri ricavi a 24,2 miliardi, quelle del Centro il 13,5% a 5,5 miliardi, mentre quelle del Sud (+12,5% a 2,5 miliardi) si sono mosse in controtendenza. A pesare, come già indicato, i fatturati delle multiutility, che hanno mantenuto sopra il miliardo i ricavi di Milano (5,69 miliardi), Bologna (4,8 mld), Roma (4,78 mld), Brescia (2,63 mld), Torino (1,92 mld), Trento (1,82 mld), Genova (1,55 mld), Bolzano (1,18 mld) e Aosta (1,08 miliardi). Il maggior calo di ricavi si è registrato a Genova (-23,6%), Torino (-18,8%), Roma (-15,3%) e Milano (-12,5%). Più dinamiche Cagliari (+22,1%), Bari (+22,1%), Trieste (+14,5%), Napoli (+6,8%), Venezia (+6,3%) e Palermo (+5,5%).
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