Anche a Roma l'ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, potrebbe finire sotto processo per la vicenda dei 'festini' a Villa San Martino ad Arcore. La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ex premier nel filone giunto a piazzale Clodio per competenza territoriale dopo lo "spacchettamento" deciso nell'aprile del 2016 dal gup di Milano. Nella tranche capitolina a Berlusconi è contestato il reato di corruzione così come all'altro imputato, il cantante napoletano Mariano Apicella a cui i pm contestano anche il reato di falsa testimonianza. Secondo l'accusa Berlusconi avrebbe pagato il cantante per indurlo a dire il falso sul caso "olgettine". In base all'impianto accusatorio la prima dazione di danaro sarebbe avvenuta a Roma e questo "ancora il procedimento nella Capitale". In totale il cantante napoletano, che avrebbe partecipato a feste organizzate ad Arcore, avrebbe percepito illecitamente dal Cavaliere complessivamente 157 mila euro, denaro erogato in importi da 3 mila euro al mese. L'udienza davanti al gup Angela Gerardi è stata fissata al prossimo 9 maggio. Il capitolo romano è solo uno dei vari filoni dell'indagine "madre" portata avanti dalla procura di Milano. Il tribunale meneghino il 29 aprile di due anni fa ha proceduto ad inviare gli atti ad altre cinque procure, oltre a quella di Roma, e in particolare agli uffici giudiziari di Torino, Pescara, Treviso, Monza e Siena. Il primo febbraio scorso a Siena si è celebrata la prima udienza dove Berlusconi è imputato assieme al pianista Danilo Mariani. Il procedimento è stato aggiornato al prossimo 3 maggio. In questo filone si contestano al Cavaliere elargizioni da 3 mila al mese in favore del musicista come 'rimborsi spesa'. Per l'accusa, però, quel denaro rappresenta, invece, un pagamento per indurre il "pianista di Arcore" alla falsa testimonianza su quanto accadeva durante i 'festini'. Anche a Torino nei mesi scorsi la Procura ha chiesto il processo. Per quanto riguarda il processo principale di Milano, dove il presidente di FI è imputato con altre 23 persone, tra cui Karima El Mahroug, entrerà nel vivo il prossimo 7 maggio. I giudici della decima sezione penale, il 29 gennaio scorso, hanno rinviato il procedimento in attesa che si definisca l'udienza preliminare, che riparte il 12 febbraio. Quest'ultimo è un filone 'stralcio' che dovrebbe essere riunito al principale e che vede imputato il Cavaliere sempre per corruzione in atti giudiziari con altre quattro ragazze.(
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