Raggruppano 150 diversi disturbi e sono subdole e silenziose, ma rappresentano una minaccia per ben 800mla italiani considerati a rischio invalidità: sono le malattie reumatiche, spesso ancora poco conosciute. Per questo, la Società italiana di reumatologia (Sir) scende in piazza con la campagna nazionale #Reumadays in 11 città, per insegnare come riconoscere e prevenire queste patologie, che colpiscono oltre 5 milioni di cittadini. Le malattie reumatiche danneggiano a poco a poco le cartilagini ed i tessuti circostanti e all'inizio non danno segni evidenti. Solo in un secondo momento si manifestano con forti dolori a cui seguono le prime difficoltà di movimento. Oltre 800mila persone sono a rischio di invalidità a causa delle forme più gravi di patologie come artrite reumatoide, artriti sieronegative, spondilite o artrite psoriasica. Questo è dovuto anche alle troppe diagnosi che arrivano in ritardo e che quindi rendono le cure per il paziente meno efficaci. Per aumentare il livello di conoscenza su questi gravi disturbi all'apparato locomotore la Sir lancia la sua prima campagna nazionale itinerante. In ogni tappa sono installati nelle piazze degli info point nei quali viene distribuito materiale informativo e dove i medici della SIR spiegano le principali malattie reumatiche e le più importanti terapie per contrastarle. Il progetto viene presentato al 54/mo congresso della Società scientifica che si svolge a Rimini. Le malattie reumatiche "interessano un persona su tre dopo i 65 anni - afferma Mauro Galeazzi, presidente Sir -. Nonostante la loro grande diffusione sono ancora sottovalutate e molti sono convinti che siano solo dei semplici dolori provocati dall'invecchiamento o dal clima. In realtà sono patologie che oltre a minare seriamente la qualità della vita possono essere potenzialmente mortali". Va inoltre sottolineato che gli stili di vita, afferma l'esperto, sono "fondamentali anche in ambito reumatologico ed è accertato che il fumo è coinvolto nell'insorgenza dell'artrite reumatoide. Una cattiva alimentazione può favorire, in persone predisposte, la comparsa di fenomeni artritici, mentre l'obesità - conclude - è una condizione tipica di chi soffre di artrite psoriasica e aumenta il rischio di artrosi all'articolazioni".
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