''Violenze inqualificabili'' che vanno respinte in nome di un ''dialogo civile'' tra forze politiche seppur con idee diverse e che devono ''incoraggiare in particolare le piu' giovani generazioni nell'impegno democratico a difesa dei valori della nostra Costituzione". Si manifesta con un messaggio alla sede Pd di via dei Giubbonari, assaltata due giorni fa dai no-Tav, la condanna del presidente della Repubblica che in una lettera non nasconde la propria preoccupazione per un clima sempre più avvelenato intorno ad un'opera sempre più contestata e della quale si discute da oltre un decennio. La lettera del presidente è stata scritta giovedì e letta ieri dal segretario Epifani durante una riunione al circolo storico del Pd a via dei Giubbonari. Una risposta del presidente ad un messaggio inviatogli dai dirigenti del circolo lo scorso sette novembre. Ieri sul delicato tema della Tav c'è da registrare anche la notizia di un emendamento alla legge di stabilità che sottrae ben 100 milioni di euro alla Torino-Lione per assegnarli all'Anas. Un segnale non certo incoraggiante per i fautori dell'alta velocità. Nelle stesse ore, quasi a dimostrare che l'assedio dei dimostranti non sembra allentarsi, è partito un attacco hacker al sito internet della Ltf (Lyon Turin Ferroviaire), la società responsabile della parte internazionale della nuova ferrovia Torino-Lione. Con tutta probabilità l'attacco alla rete è opera di Anonymous, molto attivo nelle proteste no-Tav. Il presidente è stato comunque molto netto nel condannare gli scontri che hanno colpito Roma due giorni fa in occasione della visita del presidente Francois Hollande, nella capitale anche per parlare di Tav con il premier Enrico Letta. ''Bisogna opporsi a un'etica che non nutre rispetto per i fondamenti di una convivenza civile'' e riflettere bene ''a fronte degli inqualificabili gesti di vandalismo organizzato che hanno colpito Campo de' Fiori e la vostra sede'', ha premesso il capo dello Stato. Dopo aver ricordato il ruolo delle forze dell'ordine ''prontamente intervenute'' negli scontri dell'altro ieri a Roma, Napolitano sottolinea ai dirigenti del circolo Pd di via dei Giubbonari - che gli avevano scritto lo scorso sette novembre - di aver colto nelle loro parole ''il più netto rifiuto di 'un'etica che non sembra nutrire rispetto per i fondamenti di una convivenza civile'. Un tema più volte richiamato da Napolitano ma sul quale non ci si deve stancare mai di riflettere, soprattutto ''a fronte degli inqualificabili gesti di vandalismo organizzato che hanno colpito il quartiere di Campo de' Fiori e la vostra sede, non risparmiando neanche un ricordo della Resistenza''.
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