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20 Febbraio 2017 - 18:54
Camere pulite per costruire il rover della missione Exomars del 2020, per evitare che porti con sè batteri e virus umani quando arriverà su Marte per cercare la vita, e sarà asettico anche l'ambiente per i futuri veicoli destinati a raggiungere Europa, la lune di Giove che nasconde un oceano: Protezione Planetaria è la nuova parola d'ordine delle missioni spaziali per evitare di contaminare mondi che potrebbero ospitare forme di vita. E' emerso nel convegno dell'Associazione Americana per l'Avanzamento delle Scienze (Aaas), in corso a Boston.
I batteri ''possono 'salire' sulle attrezzature spaziali nonostante gli sforzi per sterilizzarle. Di certo spendere due miliardi di dollari per spedire un rover su Marte per studiare i microrganismi portati da casa non è conveniente'', ha osservato la biologa Norine Noonan, dell'Università della Florida del Sud.
Per questo sta nascendo in un ambiente super-sterilizzato il rover di ExoMars, la missione dell'agenzia Spaziale Europea (Esa) e della russa Roscosmos che andrà a cercare la vita su Marte scavando con un trapano fino a due metri di profondità. E' prevista ''la sterilizzazione totale di tutti gli strumenti del laboratorio che analizzerà i campioni'', ha detto all'ANSA la microbiologa Diana Margheritis, della Thales Alenia Space (Thales-Leonardo) e responsabile della Protezione Planetaria della missione ExoMars. E' stata costruita una speciale camera pulita nello stabilimento di Thales Alenia Space a Torino e tutte le apparecchiature vengono assemblate attraverso un vetro con guanti di plastica. Attualmente, ha aggiunto, ''si stanno anche mettendo a punto i requisiti di protezione planetaria per le lune di Giove, Europa e Ganimede, e per quelle di Saturno Encelado e Titano, tutte sospettate di ospitare un oceano sotterraneo''.
Di Protezione Planetaria si è cominciato a parlare da molti anni, ha osservato il coordinatore scientifico dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Enrico Flamini: tutto è cominciato quando è stata riportata a Terra la fotocamera di una delle sonde senza equipaggio del Programma americano Ranger, che aveva raggiunto la Luna negli anni '60: "in quell'apparecchiatura si era scoperto il virus del raffreddore, che era sopravvissuto nello spazio''.
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