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16 Gennaio 2017 - 18:56
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"E' inaccettabile che nelle scuole vi siano le caldaie rotte e i ragazzi e le ragazze debbano seguire le lezioni al freddo". Dopo le polemiche di inizio anno a seguito della chiusura di tanti istituti a causa del gelo, è il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, a prendere posizione, annunciando una circolare ai direttori degli Uffici scolastici regionali, per risolvere il problema dell'inagibilità degli edifici scolastici a causa del freddo.
"Le risorse in tale senso non competono al ministero dell' Istruzione, nonostante questo abbiamo subito diramato una circolare ai nostri direttori regionali perché facessero immediatamente una verifica anche delle tipologie ordinarie, in realtà straordinarie, di funzionamento delle scuole", ha spiegato il ministro in visita a Salerno, una delle città del Sud che in questi giorni sta facendo i conti proprio con le difficili condizioni climatiche di questo inverno, che dispensa neve in abbondanza e gelo in regioni non certo abituate a queste condizioni estreme.
"Con questa ricognizione che abbiamo chiesto a stretto giro di verifica, intendiamo parlare e dialogare con gli enti locali e quindi dentro il nostro rapporto con la Conferenza Stato-Regioni. Noi abbiamo messo molte risorse esattamente su tutte le tipologie di intervento sull'edilizia, ma anche questo è un ambito fondamentale da non trascurare, perché - secondo la Fedeli - noi magari pensiamo a cose fondamentali come la messa in sicurezza delle scuole, alla loro bellezza e funzionalità ma dentro questo c'è anche la caldaia che non può essere rotta. Gli studenti devono stare al caldo e stare bene a scuola".
Certo che le condizioni meteo non aiutano: le emergenze, infatti, non si fermano, con scuole chiuse per il maltempo e la neve in tante regioni del Centro Sud. Tra le altre, la costa abruzzese, con Pescara, Teramo, Chieti e nella quasi totalità dei comuni delle rispettive province che ha chiuso le scuole per la nuova ondata di maltempo che sta interessando la regione.
Problemi anche in Umbria, anche, purtroppo nelle zone colpite dal sisma: il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati ha disposto la chiusura totale di tutte le scuole e dei servizi educativi. Stessa disposizione è adottata anche dai Comuni limitrofi di Gualdo Tadino e Nocera. Scuole chiuse anche in alcune zone delle Marche colpite dal sisma, oltre che a Fabriano e a Urbino. Colpita anche la Campania: scuole chiuse fino a domani in numerosi comuni della provincia di Avellino, a partire dal capoluogo, a causa del persistere delle nevicate. Problemi anche in alcuni comuni del salernitano. Disagi anche in Sardegna, con scuole chiuse a Tempio Pausania e in altri centri della Gallura come Aggius, Luras, Calangianus e Buddusò. Disagi con chiusure anche nel sassarese.
E non mancano le polemiche politiche: "E' intollerabile - afferma Angelo D'Agostino (Sc) - che nel Paese ci siano scuole che non sono adeguatamente riscaldate. Probabilmente c'è un corto circuito nella collaborazione tra organi periferici del Miur ed enti locali".
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