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ROMA. Migranti: Viminale-Rettori, 100 borse studio a rifugiati

ROMA. Migranti: Viminale-Rettori, 100 borse studio a rifugiati

Viminale

Un totale di 100 borse di studio per consentire ad altrettanti studenti meritevoli, titolari di protezione internazionale, la frequenza a un corso di laurea, laurea magistrale o dottorato di ricerca negli atenei italiani: è quanto prevede il protocollo di intesa firmato oggi dal Ministero dell'Interno e dalla Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui) per garantire il diritto allo studio a chi fugge da paesi in difficoltà.

Secondo quanto previsto dal protocollo, gli atenei garantiranno agli studenti l'esonero totale delle tasse e contributi universitari, l'accesso alle biblioteche e ai servizi, mentre il Viminale fornirà alle università borse di studio (ciascuna da 4.800 euro) per concorrere ai costi di vitto e alloggio dei giovani. Gli atenei stileranno una graduatoria tra gli studenti internazionali - che confluirà in un'unica nazionale - e le borse di studio saranno a disposizione già dal prossimo anno accademico.

"Questo accordo - ha affermato il vice ministro dell'Interno Filippo Bubbico - è un punto fermo per aprire una nuova stagione delle politiche d'integrazione. La modalità dei 'corridoi educativi' e la collaborazione con la Crui è la chiave per una nuova cooperazione, capace di determinare condizioni di crescita con benefici per tutti". "Chi arriva nel nostro paese - ha aggiunto il Capo Dipartimento Libertà civili e Immigrazione del Ministero dell'Interno, Mario Morcone - non è un limite ma un'opportunità. Dopo il protocollo con la Crui, ne dobbiamo fare altri su altri settori strategici. Dopo tante chiacchiere vuote sugli arrivi, dobbiamo riuscire a cambiare tono per un paese più forte che rilanci lo sviluppo".

Il protocollo risponde anche alla Risoluzione del Parlamento europeo dello scorso novembre, che invita gli Stati membri e la Commissione a creare "corridoi educativi" per accogliere negli atenei studenti provenienti da paesi in conflitto. "L'Italia - ha osservato l'europarlamentare Silvia Costa - dimostra attenzione non generica ma concreta nei confronti di queste persone". "Il tema dell'inclusione nei nostri percorsi formativi - ha concluso il presidente della Crui, Gaetano Manfredi - è un aspetto fondamentale a cui le università portano attenzione. In alcuni casi già si sono attivate, in maniera spontanea, anche affrontando difficoltà burocratiche".

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