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29 Aprile 2016 - 15:20
Marco Mengoni
Finisce come aveva cominciato un anno fa, sulle note di 'Guerriero', il volo musicale di #Mengonilive2016: al Pala Alpitour di Torino era tutto esaurito ieri per la prima data del nuovo tour nei palasport di Marco Mengoni, un viaggio in 15 tappe di cui 13 già sold out che lo porterà in tutta Italia con i suoi successi e in particolare con il doppio progetto discografico 'Parole in circolo'-'Le cose che non ho'.
"Con questo tour voglio chiudere un cerchio, per questo ho scelto di finire come iniziavo un anno fa", racconta il cantante prima dello show. Le esitazioni rivelate prima della tournée 2015 sono svanite: "Sono cresciuto e soprattutto ho lavorato a lungo su questo spettacolo, già mentre ultimavo il precedente: il mio carattere mi rende sempre insoddisfatto, e credo che in futuro farò ancora di più, ma non parliamo di stadi, per quelli c'è tempo". Intanto Mengoni si gode e si suda uno show appropriatamente definito "un triathlon": oltre a correre da una parte all'altra del palco l'artista arriva addirittura a volare, e non solo sulla poltrona sospesa come già aveva fatto un anno fa. Quella trovata si ripete in uno dei momenti più toccanti della serata, 'Esseri umani', programmaticamente anticipata da un monologo in cui la popstar afferma di credere in chi lotta per i diritti uguali per tutti: "Credo in una famiglia che ti accoglie, non ti giudica e si prende cura di te: questa è l'unica definizione che conosco".
Ma la sezione centrale del concerto vede Mengoni andare oltre: nel momento che lui stesso definisce il più emozionante, sulle note di 'Pronto a correre', il cantante fluttua su un piccolo piedistallo sopra i fan per raggiungere un palco centrale rotondo dove lo show si fa più intimo, fra scherzi e battute, ma anche dove su 'Ad occhi chiusi' e 'Mai e per sempre' viene fuori una forza interpretativa fatta di acuti e vibrati di gusto soul. Del resto, l'empatia dell'artista con i suoi seguaci è dimostrata da brani come 'Dove si vola' in cui tramite l'app ufficiale il pubblico illumina il palazzetto gremito a tempo di musica.
Se questa idea di coreografia ripresa dal precedente tour è di grande effetto, uno dei brani in cui l'elemento visuale nei maxischermi da 140 metri quadri si fa più intenso è 'Solo due satelliti', canzone scritta da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro di cui oggi uscirà il video che completa una trilogia aperta da 'Ti ho voluto bene veramente': "Realizzare quel mediometraggio musicale è stata una grande fatica, ma sono già pronto a rifarlo". Particolarmente iconico anche l'intro di 'Guerriero': nascosto da un cappuccio Mengoni prende il centro del palco per battere il tempo su una grancassa a tracolla, fino a rivelarsi a sorpresa per cantare il brano simbolo della nuova fase della sua carriera. E prima della fine, dopo oltre due ore di live, c'è anche tempo per un tributo a Prince, artista che il cantante di Ronciglione (Viterbo) già omaggiava nei suoi primi tour: il saluto al pubblico di Torino è quindi sulle note di 'Kiss', in attesa di continuare una cavalcata che fra i festival estivi di Locarno e Saint Tropez e le date autunnali ad Amsterdam, Parigi e oltre raggiungerà anche l'Europa.
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