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01 Aprile 2016 - 12:29
Nel 2014 si sono si sono verificati complessivamente 783mila incidenti, con una media di 1,1 incidenti per persona colpita. A rivelarlo è l'Istat che rende noto come quasi 700 mila persone - l'11,3&permil della popolazione - hanno dichiarato di essere rimasti coinvolti in un incidente domestico nei tre mesi precedenti l'intervista. Donne, anziani e bambini sono le categorie maggiormente a rischio: hanno subìto un incidente negli ultimi tre mesi precedenti lo studio, 15 donne ogni mille (contro 7 ogni mille uomini), 27 ultrasettantaquattrenni e 9 bambini fino a 5 anni ogni mille.
Tra le donne, le casalinghe sono una categoria particolarmente a rischio: ogni trimestre 149mila sono coinvolte in un incidente domestico. Più di una persona su due (54,8%) è vittima di una caduta, il 20,2% si è invece ferito, mentre sono di poco superiori al 13% i casi di urto o schiacciamento e di ustione; residuali gli incidenti causati da altro tipo di dinamica. Le cadute e le ustioni riguardano soprattutto le donne: 58,9% rispetto a 45,4% degli uomini per le cadute e 16,3% contro 6,4% per le ustioni. Il contrario accade nei casi di incidenti domestici che provocano ferite: 27,6% per gli uomini contro 16,9% per le donne.
Nel 76,9% dei casi le cadute vedono coinvolte persone over64 (81% se donne ultra settantacinquenni). I casi di urto o schiacciamento sono più frequenti tra i bambini e i ragazzi tra i 6 e i 17 anni (25,3% tra 6 e 13 anni e 35,1% tra 14 e 17 anni), mentre le vittime di ustione sono più spesso donne delle classi di età centrali (21,2%).
L'ambiente più pericoloso della casa è la cucina, dove avvengono il 38% degli incidenti domestici, meno frequentemente gli incidenti si verificano in altri spazi della casa: nell'11,7% dei casi in bagno e nel 10% in camera da letto.
A rilevarlo è l'Istat nel report sugli incidenti domestici nel 2014. Sono i lavori domestici a rappresentare il maggiore rischio per la sicurezza delle persone: poco meno della metà degli incidenti (45,9%) avviene infatti durante lo svolgimento delle faccende domestiche, mentre è più basso il rischio connesso alle attività del tempo libero, come il gioco o le attività legate al fai da te (rispettivamente, 7,9% e 5,6%).
La durata e l'intensità dell'attività domestica determinano una diversa esposizione al rischio di infortuni: la quota di vittime di incidenti aumenta al crescere delle ore dedicate settimanalmente a questo tipo di attività; tra coloro che lavorano in casa più di 30 ore alla settimana, hanno subìto un infortunio 21 persone ogni mille, soprattutto donne tra i 45 e i 64 anni.
Gli incidenti che colpiscono le persone di 65 anni e oltre, prevalentemente - rileva l'Istat - non sono dovuti ad attività particolarmente pericolose: nel 36,8% dei casi al momento dell'incidente non si stava svolgendo alcuna attività e nel 20,8% si stavano svolgendo attività quali lavarsi, mangiare, vestirsi etc.
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