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ROMA. Un video per riflettere nella giornata sindrome di Down

Cambiare prospettiva, abbattere le barriere della diversità per favorire l'inclusione. È questo l'obiettivo di 'How do you see me?" (Tu come mi vedi?), la campagna scelta quest'anno per 'raccontare' la sindrome di Down, in occasione dell'undicesima giornata mondiale che si celebra il 21 marzo. La campagna, con cui CoorDown Onlus - Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down celebra il World Down Syndrome Day, e' realizzata, per il quinto anno consecutivo, con la collaborazione dell'agenzia di pubblicità Saatchi & Saatchi, ufficio di New York, e consta di un breve film disponibile sul canale YouTube dell'associazione con la partecipazione della star americana Olivia Wilde, ambasciatrice di diverse associazioni non profit e proprio in questi giorni in televisione con la serie Vinyl. Il video mira a stimolare una riflessione su come le persone con sindrome di Down vedano se stesse e su come siano spesso vittime di discriminazioni basate su preconcetti e aspettative stereotipate. La protagonista è AnnaRose Rubright, una ragazza con sindrome di Down che racconta la sua vita: piena di significato, ricca di opportunita, di amicizie e affetto ma anche di sfide e momenti di difficolta. Questa vita - AnnaRose e' sorella (la prima di cinque figlie), studentessa, lavoratrice part-time e sportiva - è rappresentata sullo schermo proprio da Olivia Wilde. La finalità è mostrare che inserirsi in una realtà ricca di relazioni soddisfacenti grazie al supporto della famiglia, degli amici, dei colleghi di lavoro e' possibile. "Con questo film vogliamo contribuire a un cambiamento culturale: solo quando la disabilitàsarà percepita come una delle sfaccettature della diversitàsi potràdavvero fare inclusione, riconoscendo l'unicità di ogni individuo"spiega Sergio Silvestre, Presidente di CoorDown Onlus. La scelta del 21 marzo per la giornata mondiale sulla sindrome di Down non è casuale: la sindrome, detta trisomia 21, e' caratterizzata da un cromosoma in più- tre invece di due - nella coppia cromosomica numero 21 all'interno delle cellule. Attualmente in Italia un bambino su 1200 nasce con la sindrome di Down. Si stima che oggi vivano nel nostro Paese circa 38mila persone con questa condizione, diverse delle quali, il 61%, hanno superato la soglia dei 25 anni. Grazie allo sviluppo della medicina e alle maggiori cure dedicate l'aspettativa di vita e' di 62 anni, destinata ulteriormente a crescere in futuro.

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