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16 Febbraio 2016 - 18:17
Trattore Deutz-Fahr 7250 Ttv Agroton
Un trattore agricolo low cost, made in Italy, blindato, radiocomandato ed equipaggiato con sensori tnt (tritolo) per bonificare i terreni minati. L'obiettivo è semplice: trasformare i campi simbolo di morte in zone nuovamente vivibili e coltivabili, ripristinando la sicurezza in tante località devastate dalle guerre. E' uno dei risultati operativi, nato dal progetto europeo "Tiramisu", cofinanziato con fondi Ue, realizzato da Pierre Trattori, ditta produttrice di trattori agricoli a Silvano D'Orba (Alessandria), assieme a ingegneri ricercatori dell'Università di Genova.
Il macchinario salva-vite sarà in primo piano nel meeting finale del progetto in programma giovedì e venerdì prossimi a Bruxelles presso la Royal Military Academy. Il trattore anti-mine è stato testato e certificato in Croazia, nelle zone già teatro di guerra. Adesso è pronto per il lancio sul mercato.
Primi possibili acquirenti sono agenzie di bonifica operanti in Colombia, Kuwait e Tagikistan.
Tutto parte dalle esperienze su mezzi agricoli utilizzati per vigneti e frutteti, che hanno portato allo sviluppo delle versioni del trattore "Locostra" dedicato allo sminamento. La realizzazione dell'ultima versione, denominata "Apt 796", ha visto impegnati in modo particolare l'imprenditore piemontese Giovanni Polentes (Pierre Trattori) e i ricercatori del Pmar Robotics Group Dime dell'Università di Genova, che hanno dato seguito ad un lavoro iniziato nel 2010 assieme a Emanuela Cepolina della società no-profit genovese Snail-Aid, attiva in progetti tecnologici per aiutare i Paesi in via di sviluppo.
Coinvolta nel progetto europeo anche l'azienda Ingegneria dei Sistemi (IDS) di Pisa.
"Il trattore anti-mine è come un trattore agricolo, ma blindato, radiocomandato e ha sensori per rilevare tnt (tritolo) - spiega il professor Matteo Zoppi del Pmar Robotics Group dell'ateneo genovese - Le ruote sono resistenti alle esplosioni.
I sensori (per questo hanno collaborato anche ricercatori inglesi) arrivano a cogliere variazioni nelle radiazioni infrarosse del colore delle foglie delle vegetazioni vicino a mine, proiettili o bombe inesplose. I vantaggi del nostro macchinario, rispetto a quelli di grandi dimensioni operanti sul mercato, sono i costi decisamente inferiori e caratteristiche migliori riguardo all'esplorazione e alla preparazione del terreno. I test hanno dimostrato l'efficacia nello sminare i campi, un impatto meno devastante sui terreni, la possibilità di disboscare agevolmente e un'ottima manovrabilità. In più, "Apt 796" si può riutilizzare per scopi agricoli". Il prezzo del trattore anti-mine va dai 70 ai 100 mila euro.
"I tradizionali macchinari utilizzati negli ultimi anni per bonificare campi sminati hanno un costo oscillante tra 300 mila e 1 milione di euro - spiega Giovanni Polentes della Pierre Trattori - Come possibili mercati, abbiamo già contatti con agenzie di bonifica mine e bombe in varie parti del mondo".
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