Cerca

AOSTA. Elicottero precipitato a Gaby, fu errore umano

Fu il "forte peggioramento", in appena "15 minuti", delle "condizioni di visibilità nella valle" di Niel (Gaby) a provocare l'incidente in elicottero dell'8 agosto 2014 costato la vita al pilota Domenico Praiale (55), albergatore e vicesindaco di Quincinetto (Torino), e a Sara Piredda Piras (29). E' quanto emerge dalla relazione d'inchiesta dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo. La causa dello schianto è quindi "ascrivibile al fattore umano": "nel probabile tentativo di invertire la rotta per tornare nella parte di valle appena sorvolata e non avvedendosi di essere posizionato a destra della propria rotta originaria" il pilota "ha impattato con l'elicottero il fianco destro della valle stessa".

L'Alouette II, impegnato in un volo privato su una rotta ben conosciuta da Praiale, aveva appena trasportato due persone da Niel all'alpeggio di Ruck (2.200 metri di quota). L'incidente durante il rientro a Quincinetto, a quota 1.500 mt e ad appena 1 km dal punto di decollo.

Secondo l'Agenzia lo schianto è "riconducibile a una non adeguata gestione del volo nel momento in cui le condizioni di visibilità sono improvvisamente peggiorate". Il pilota è descritto da chi lo conosceva come "persona estremamente prudente e improntato a evitare di volare in condizioni di tempo marginale". Sul velivolo inoltre erano state "effettuate regolarmente le manutenzioni previste". Dopo la relazione dei carabinieri, la procura di Aosta aveva archiviato le indagini.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori