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08 Febbraio 2016 - 14:58
Trenitalia
Spesso insufficienti, affollati, vecchi e sporchi: così - secondo la denuncia di associazioni ambientaliste, dei consumatori e dei comitati locali - si presentano i treni pendolari, utilizzati ogni giorno da tre milioni di persone. Un degrado, quello del trasporto pubblico locale, che costringe i lavoratori ad usare sempre di più la propria auto, e che è stato messo in luce dall'emergenza inquinamento degli ultimi mesi. Da questa situazione, si legge in una nota di Progressi, associazione che fa mobilitazione online e sul territorio, nasce la petizione "Mille treni per i pendolari", lanciata dall'associazione con due richieste chiare a Governo e Regioni: attivare il progetto per il trasporto pubblico locale annunciato dal governo Prodi nel 2006 ma mai realizzato; coinvolgere consumatori, pendolari e cittadini nel controllo e nella valutazione degli standard del trasporto pubblico locale. L'appello è condiviso da Legambiente, Federconsumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Cittadinanzattiva, Rete della conoscenza, Comitato pendolari siciliani, Orte, Roma Lido e Roma Nord. Negli ultimi 20 anni, ricorda Progressi, i governi hanno ridotto drasticamente gli investimenti nel trasporto ferroviario locale. Le associazioni stimano che dal 2010 ci sono stati mediamente tagli del 6,5% nel servizio ferroviario regionale nonostante l'aumento della domanda, mentre è aumentato il costo dei biglietti, fino al 47% come in Piemonte. "Crediamo che offrire un servizio di trasporto pubblico più efficiente - commenta Vittorio Longhi, direttore di Progressi - sia una questione di democrazia, perché riguarda milioni di persone che ogni giorno si spostano per il lavoro o lo studio e che nella maggior parte dei casi non hanno alternative. Inoltre, teniamo a ricordare al governo gli impegni assunti all'ultimo vertice internazionale sul clima sul trasporto locale". Progressi invita i pendolari di tutta Italia a mandare foto e video dei disservizi che vivono ogni giorno attraverso i social media.
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