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TRIVENTO (CAMPOBASSO). Medico ucciso in Kenya: migliaia per l'ultimo addio in Molise

TRIVENTO (CAMPOBASSO). Medico ucciso in Kenya: migliaia per l'ultimo addio in Molise

croce

"Quello che è accaduto il 28 novembre in Kenya non rappresenta la fine di un progetto, tutto continuerà". Pierluigi Fossaceca, fratello della dottoressa uccisa dieci giorni fa in Africa, assicura così che l'opera portata avanti da sua sorella Rita per i bambini orfani non si fermerà con la tragica morte del medico molisano. Lo fa prendendo la parola al termine del funerali che si sono celebrati questo pomeriggio a Trivento (Campobasso). In migliaia hanno partecipato all'ultimo saluto (due giorni fa il primo funerale a Novara). Tanti non hanno trovato posto nella cattedrale del paese e hanno seguito dalla piazza la funzione religiosa celebrata dal vescovo Domenico Scotti. "Un'anima buona e generosa - ha detto quest'ultimo durante l'omelia -.Rita partendo da Trivento ha saputo concretizzare il sogno di essere utile al prossimo. Il suo è stato un donarsi quotidianamente e ha pagato con la vita il donarsi senza difese". Al termine della messa nella piazza della cattedrale hanno preso la parola i rappresentanti delle istituzioni. "La nostra comunità - ha detto commosso il sindaco di Trivento Domenico Santorelli - è orgogliosa di Rita. Ci impegneremo ora perchè il suo sacrificio faccia germogliare nuova vita". Anche il governatore Paolo di Laura Frattura ha ricordato l'impegno di Rita: "Con il suo esempio - ha affermato - continua ad essere in mezzo a noi. Dobbiamo portare avanti la sua opera di bene".Infine le parole del fratello Pierluigi (i genitori della dottoressa e lo zio sacerdote, feriti nell'agguato, son rimasti a Novara per essere curati) che ha ringraziato le istituzioni "per non averci fatto sentire soli", gli amici e i colleghi di Rita. "Lei - ha ricordato - considerava il Kenya la sua seconda casa. Ha infuso nei nostri cuori l'amore per i più deboli e per gli ultimi". Tantissime le persone arrivate per l'addio alla dottoressa anche da lontano, da Novara, la città dove viveva e lavorava da anni, e dall'Abruzzo, la regione dove aveva studiato e cominciato la sua carriera di medico. Tra le autorità presenti, oltre al sindaco di Trivento e al presidente della Regione, anche il prefetto di Campobasso Francescopaolo Di Menna, diversi consiglieri regionali e altri amministratori locali. Dopo la funzione religiosa la salma è stata tumulata nel cimitero del paese.
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