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24 Novembre 2015 - 12:12
Il governo sta lavorando ad un emendamento alla Legge di Stabilità, che sarà presentato alla Camera, con l'obiettivo di prevedere uno sblocco del turn over in sanità per l'assunzione, come anticipato oggi da La Stampa, di almeno 3mila medici ed il riassorbimento dei precari. Il provvedimento punta a fare fronte all'entrata in vigore, da domani 25 novembre, delle norme europee sui riposi e l'orario di lavoro di medici e infermieri.
Dal 25 novembre anche l'Italia dovrà infatti rispettare la normativa europea in tema di orario di lavoro in sanità. Scatterà cioè l'abrogazione della vigente normativa nazionale con la quale si disapplicavano nella sanità alcune disposizione europee sull'orario di lavoro. Due le regole che entreranno in vigore: la durata media dell'orario di lavoro non potrà in ogni caso superare, per ogni periodo di 7 giorni, le 48 ore, comprese le ore di lavoro straordinario; inoltre, è previsto il diritto a 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore.
Ma per far fronte alla nuova organizzazione imposta dalle norme Ue, avverte la Fp-Cgil Medici, al Servizio sanitario nazionale mancano ''almeno 5mila medici''. In caso di mancato rispetto delle nuove norme Ue, le Direzioni territoriali del lavoro potranno sanzionare economicamente chi ha disposto la violazione. In caso di violazione delle 48 ore medie settimanali si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 200 a 10.000 euro, mentre in caso di violazione delle 11 ore di riposo giornaliere la sanzione va da 100 a 3000 euro.
L'emendamento del governo punta dunque a favorire delle assunzioni in Sanità per rendere possibile l'applicazione dell'orario 'europeo' di lavoro, avendo come priorità anche la stabilizzazione dei precari: secondo una recente rilevazione della Fp-Cgil Medici, su un totale di 108.115 medici del Ssn (uomini 64.101, 59,28%; donne 44.014, 40,72%), i precari sono 7.399 (uomini 2.989, 40,4%; donne 4.410, 59,6%).
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