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17 Novembre 2015 - 18:43
dentista
Per l'apertura degli studi dentistici,"esistono in Italia 21 regolamenti diversi", tanti quanti sono i sistemi sanitari. E' questo uno dei motivi che porteranno i dentisti italiani ad unirsi "con convinzione e rabbia alla protesta degli Stati Generali della professione medica e odontoiatrica che darà luogo alla manifestazione del 28 novembre a Roma". A puntare il dito contro una situazione "inaccettabile" è il presidente della Commissione Albo Odontoiatri della FNOMCeO, Giuseppe Renzo, in una lettera inviata al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Nel nostro Paese, "per una colpevole inefficienza, se non per interessi, del sistema burocratico ministeriale", sottolinea Renzo, "manca un regolamento uniforme che indichi le caratteristiche minime per dare l'autorizzazione ad aprire studi dentistici". Un provvedimento di questo tipo, è "necessario, opportuno e atteso" anche perché strumento utile a combattere l'abusivismo", che provoca danno sia alla salute pubblica che in termini di evasione fiscale. Ma, predisposto da oltre otto mesi da un tavolo tecnico ministeriale, è tuttora "bloccato", lamenta Renzo. "Dopo una lunga e annosa gestazione ancora non trova la luce", mentre, conclude, "nell'assoluta assenza di migliaia di doverosi e necessari controlli a strutture sanitarie abusive, si chiudono gli studi medici, regolarmente gestiti, per cavilli burocratici".
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