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21 Ottobre 2015 - 16:21
Acqua
E' necessario un bonus acqua per le famiglie di cosidetti 'morosi incolpevoli'. Cioè ''tariffe sociali che vadano incontro alle necessità di una popolazione che ha raggiunto soglie di povertà significative e che spesso non riesce a far fronte al pagamento delle bollette''. A raccontare di questa situazione il 'Primo rapporto sulle agevolazioni tariffarie nel servizio idrico integrato, promosso da Utilitalia e Federconsumatori, presentato all'Auditorium del Gestore dei servizi energetici (Gse) a Roma.
Dal report - che è stato anche un momento ''per sollecitare il governo, il Parlamento e l'Autorità per l'energia elettica, il gas e il sistema idrico affinché si arrivi al più presto alla costituzione di un 'bonus idrico nazionale' valido per tutta la popolazione'' sulla scia della ''positiva esperienza del bonus energia-gas'' - emerge che a poter accedere potenzialmente al bonus più di 46 milioni di abitanti, con il centro Italia a guidare la classifica delle agevolazioni più alte.
Nel documento - messo a punto anche per capire quali siano le dimensioni del fenomeno e come agire per supportare l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico verso un percorso che porti al 'bonus acqua' - si fa infatti presente che quando si parla di energia, riscaldamento, telefono, ''il tema è delicato'', e ''diventa addirittura 'fragile' se si parla di acqua, di servizio idrico''.
L'intenzione del rapporto, che ha preso in esame la situazione di un campione di 44 milioni di abitanti (71% della popolazione), è quella di descrivere un quadro della situazione nel settore idrico che guardi alle pratiche ''in uso presso i gestori e le tipologie di agevolazioni concesse a sostegno delle famiglie economicamente disagiate''.
Ed è emerso che ''il 76,3% degli utenti può accedere ad una agevolazione tariffaria se si trova in difficoltà''. Ciò significa, in proporzione, che ''più di 46 milioni di abitanti potrebbero, in caso di bisogno, ricevere questo aiuto'': le potenziali agevolazioni sono più alte al centro Italia (94%), mentre la percentuale scende al sud (83%) e al nord (63%). Sul versante gestori, le aziende di grandi dimensioni prevedono agevolazioni con maggiore frequenza (80%); sono invece il 36% le aziende più piccole a garantirle. Le agevolazioni sono diverse: si va da quelle in misura fissa per utenti a basso reddito a quelle per famiglie numerose fino allo sconto della quota fissa; tra le agevolazioni in misura variabile, la possibilità di una percentuale di sconto sul totale della spesa o una tariffa al metro cubo ad hoc. Il criterio principale (64% della popolazione) è il livello di reddito, e nella maggior parte dei casi riguarda famiglie con un Isee compreso tra 7 mila e 13 mila euro.
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