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14 Ottobre 2015 - 17:56
Sergio Venturi
"Occorrono almeno due miliardi di incremento del Fondo sanitario 2016, considerando i fondi necessari per i rinnovi contrattuali fuori dal fondo sanitario nazionale". Lo osserva il coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Sergio Venturi, il quale aggiunge: "siamo pronti a raccogliere le sfide del governo e a lavorare nell'interesse prioritario del servizio sanitario e dei diritti dei cittadini.
Occorre però recuperare rapidamente un clima di reciproca fiducia. Le Regioni non sono controparti ma istituzioni".
Venturi ricorda che il sistema sanitario nazionale "resta comunque fra i migliori d'Europa, con una spesa in rapporto al Pil contenuta entro il 6,7 %, inferiore a quella dei migliori paesi europei". Fra le sfide su cui Regioni e Governo concordano rientrano: la necessità della revisione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) per cui lo stesso Governo ha quantificato una esigenza finanziaria di circa 900 milioni di euro; la fornitura dei farmaci innovativi: questione fondamentale per il diritto alla salute. Si pensi, solo per fare qualche esempio, alle nuove cure per l'epatite e alle più recenti terapie oncologiche. Un ambito fondamentale di cui va valutato con grande attenzione l'impatto finanziario in una prospettiva pluriennale sui bilanci regionali; il piano nazionale dei vaccini: emergenza non più rinviabile anche a fronte della recrudescenza di diverse malattie infettive.
Le Regioni sono poi impegnate in un'azione di razionalizzazione della spesa che va dall'accorpamento dei servizi amministrativi alle centrali di acquisto, all'efficientamento degli ospedali. "Risparmi che sarà comunque necessario reinvestire nel settore sanitario a fronte di ammodernamenti strutturali non più rinviabili".
Infine, dalle Regioni la richiesta di una azione di buongoverno della spesa che coinvolga anche gli enti che nel settore dipendono dal Governo: Aifa, Agenas e Istituto superiore di sanità.
Senza un aumento di almeno 2 miliardi del Fondo sanitario nazionale, "sarà necessario rivedere modalità e tempistiche di attuazione dei contenuti del Patto per la salute, a partire dai nuovi LEA", i livelli essenziali di assistenza. Lo dice il coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Sergio Venturi, ricordando che le Regioni "hanno più volte sollecitato l'esecutivo ad attuare un programma di revisione e ristrutturazione dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas),dell'Agenzia del farmaco (Aifa) e dell' Istituto Superiore di Sanità".
Sui macro-obiettivi "siamo d'accordo con l'esecutivo ma non possono essere affrontati senza una puntuale corrispondenza con le risorse disponibili che parta da una soglia minima per il 2016 almeno pari ad almeno 112 miliardi che, vale la pena sottolinearlo, è la cifra inizialmente prevista per il 2015 dal patto per la salute", ha spiegato l'assessore Venturi.
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