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25 Settembre 2015 - 15:21
Stefano Esposito
"Non ho ricevuto nessun avviso di garanzia". Così l'assessore capitolino Stefano Esposito in merito al rapporto dei carabinieri del Ros presente negli atti dell'inchiesta che vede l'imprenditore valsusino Ferdinando Lazzaro imputato nel processo San Michele per presunte infiltrazioni della 'ndrangheta in Piemonte e secondo cui era riuscito a far intervenire in suo favore personalità politiche, tra le quali Stefano Esposito appunto, per partecipare ai lavori di costruzione della Torino-Lione. "Se sono indagato lo dicano - aggiunge Esposito- altrimenti chiedo io ai Ros di rendere pubblica una segnalazione che feci, mi pare nel 2013, in merito a ciò che l'imprenditore Ferdinando Lazzaro mi raccontò relativamente agli appalti della Sitaf. La denuncia - ricorda Esposito - che secondo me aveva elementi di natura penale, l'ho fatta davanti al capitano Fanelli. Per la verità comunque non mi risulta di essere intervenuto sui lavori Tav. So che dopo quella mia denuncia i Ros chiamarono altre persone che avevo segnalato e che potevano essere utili. Dal mio punto di vista non ho altro da aggiungere". In merito poi a Marco Rettighieri, tirato in ballo nel rapporto dei Ros insieme a Esposito, l'assessore dice: "E' una persona al di sopra di ogni sospetto, chiamato anche a risolvere i problemi di Expo". E se gli si chiede quale sia oggi la sua posizione sulla Tav, l'assessore risponde: "Sempre la stessa, a favore e a maggior ragione".
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