Indagare le abitudini degli adolescenti italiani a tavola, in relazione alla città, alla scuola e all'ambiente familiare i cui vivono. E' l'idea di base che ha animato la giornata "Il cibo della mente", organizzata a Expo da Coop. A confrontarsi sull'argomento sono stati esperti in vari campi: lo scrittore e insegnante Marco Lodoli, l'architetto e docente universitario Chiara Tonelli, il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza e il giornalista e blogger Luca De Biase. Ospite speciale, il cantautore, scrittore e docente milanese Roberto Vecchioni, intervistato dai giovani reporter della rete Zai.net. La discussione ha preso spunto dai dati della ricerca "Adolescenza, alimenti per crescere", realizzata in collaborazione con Coop da Sima (Società italiana di medicina dell'adolescenza) e dall'associazione "Laboratorio adolescenza", su un campione rappresentativo di 2153 studenti di terza media (12-14 anni). "Dall'indagine sulle abitudini alimentari, gli adolescenti italiani escono promossi in teoria ma molto meno in pratica" ha spiegato il presidente di Laboratorio Adolescenza, Maurizio Tucci. Il 70-80% degli intervistati sa rispondere correttamente sulla presenza prevalente di proteine o vitamine o carboidrati in un determinato alimento. L'alimento più conosciuto è la frutta, mentre il più "misterioso" sono i legumi: oltre il 43% crede che contengano vitamine o carboidrati. "Quando però si passa dalla teoria alla pratica - ha evidenziato Tucci - la situazione si capovolge": la regola aurea dei 5 pasti al giorno è ben lontana dall'essere rispettata (solo il 32% del campione) e se pranzo e cena sono appuntamenti irrinunciabili, la merenda di metà pomeriggio è oramai una eccezione piuttosto che una regola (la pratica metodicamente il 33% del campione). "Continuando a scorrere l'indagine, i nostri ragazzi sembrano avere una dieta piuttosto datata e poco variata" ha proseguito Tucci. "La maggioranza si divide fra chi dice di mangiare sempre le stesse cose (pane e pasta la fanno da padroni) e chi dice di mangiare solo ciò che gli piace". La ricerca ha confermato poi la cattiva abitudine degli adolescenti (in particolare le femmine) a seguire le diete "fai da te". "A d aver già fatto una dieta è il 22% e il 28% delle femmine e un altro 175 dice di volerla fare, ma soltanto un terzo di chi ha seguito una dieta si è affidato a un medico" ha lamentato Tucci. Positivo, invece, il dato sul consumo di bevande: solo il 18% beve bibite gassate, il 13% bibite non gassate e il 63,9% predilige acqua minerale naturale. "Per una sera a cena con gli amici - ha aggiunto Tucci - la preferenza degli adolescenti rimane la pizza al 48%". Grande scetticismo prevale per la cucina africana (il 48,8% dichiara di non volerla provare), mentre la più gradita è quella mediorentale (85,2% il tasso gradimento).
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