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01 Settembre 2015 - 10:33
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Nell'attesa della possibile richiesta di estradizione dall'Algeria, il Ministero della Giustizia ha chiesto il mantenimento dell'obbligo di dimora ad Aosta per Rachid Mesli, l'avvocato algerino arrestato il 19 agosto alla frontiera con la Svizzera su mandato di cattura internazionale per terrorismo. Lo fa sapere Alkarama, di cui Mesli, attivista dei diritti umani, è co-fondatore. Se la domanda dell'Algeria arriverà oltre i 40 giorni dall'arresto, ogni misura cautelare perderà di efficacia. Nel frattempo, rende noto la fondazione nata in Svizzera per difendere i diritti umani nel mondo arabo, questa settimana l'avvocato di Mesli chiederà alla Corte d'Appello di Torino la liberazione del suo assistito. "Se torno in Algeria - aveva detto Mesli alcuni giorni fa - rischio la tortura. La procedura aperta nei miei confronti dal mio Paese è di matrice politica.
Non mi spiego l'arresto in Italia: in altri Paesi europei sono stato controllato e si sono subito resi contro che le ragioni del mandato di cattura internazionale non sussistono".
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