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19 Agosto 2015 - 16:50
"La nomina dei nuovi direttori dei musei italiani è accompagnata da dure polemiche, in special modo per la presenza tra i prescelti di alcuni studiosi stranieri.
Crediamo che solo in Italia il dibattito possa essere così provinciale, aggravato dal fatto che si discute anche il fatto che la metà delle selezionate è donna": così in una nota Italia Unica, il partito fondato da Corrado Passera.
"Il merito non ha nazionalità né sesso - aggiunge - ed è un concetto che - in una società aperta e moderna, realmente europea e basata sull'interscambio di esperienze - non dovrebbe neppure essere richiamato, ma diventare una costante. Piuttosto il tema importante che non troviamo tra le righe delle dichiarazioni dei "tifosi" di questo o quel nominato è un altro e riguarda l'effettiva autonomia che questi direttori avranno. A quanto sembra ne avranno ben poca perché i musei rimarranno ben radicati nella Pubblica Amministrazione con tutte le relative regole paralizzanti. Se si vuole che i grandi musei diventino veri motori di sviluppo mantenendo la proprietà pubblica devono poter avvalersi degli strumenti privatistici di gestione, come da anni sostiene Corrado Passera e viene richiamato nel programma di Italia Unica, e trasformasi in Fondazioni".
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