E' tempo che l'Europa, per ripensare se stessa, riparta da Expo. A 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale sua nascita, proprio nel giorno in cui si celebra la Giornata dell'Europa, Federica Mogherini e Martin Schulz hanno voluto portare questo messaggio a Milano. Ripartire dal tema posto da Expo deve essere il nuovo impegno dell'Unione. E' tempo che l'Europa guardi oltre i propri confini per affrontare le grandi emergenze mondiali, prima di tutto quella dell'immigrazione. Da lì passa la via della pace. E' con questo spirito che la Ue partecipa ad Expo 2015, con l'obiettivo di comunicare, soprattutto ai giovani, una nuova immagine di sé, consapevole che se l'Europa nata dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale ha consentito 70 anni di prosperità e pace, oggi le nuove sfide chiedono all'Europa un cambio di marcia. "Oggi la sfida che abbiamo davanti non è più quella della guerra in casa nostra, come è avvenuto per i nostri nonni e padri 70 anni fa - ha sottolineato l'Alto Rappresentante UE per gli Affari Esteri, Federica Mogherini -. Oggi si chiamano fame, disperazione e guerra attorno a noi". Sono questi i drammi che portano migliaia di persone ad attraversare il mar Mediterraneo, in cerca di una vita migliore. A questa nuova situazione l'Europa deve rispondere unita, mettendo insieme risorse e visioni. "E' una vergogna che l'Europa si sia svegliata su questo tema solo di fronte a centinaia di morti - ha detto Federica Mogherini a Expo, dove la Giornata Europea è stata celebrata con una cerimonia ufficiale -. Però finalmente abbiamo dato una risposta europea. Qualcosa in Europa è cambiato: la parola 'flessibilità' non è più un tabù, la parola 'austerità' non è più un mantra". Per raccontare il rinnovato spirito europeo che si presenta a Expo Federica Mogherini e il presidente del parlamento Martin Schulz hanno dialogato con mille persone, soprattutto giovani e studenti provenienti dai 28 Paesi Ue, nell'auditorium di Expo. I ragazzi hanno posto domande relative alla crescita economica, all'austerità, alla disoccupazione giovanile. Una studentessa italiana, proveniente dalla Sicilia, ha chiesto a Schulz come l'Europa intenda affrontare l'emergenza sbarchi: "Il governo italiano sta facendo moltissimo", ha risposto il presidente del Parlamento Europeo, sottolineando però che "c'è carenza di senso di solidarietà tra i 28 Paesi dell'Unione. Senza una maggiore solidarietà il problema dei rifugiati non può essere risolto". Se dopo la tragedia della guerra i fondatori dell'Unione si sono uniti per mettere in comune un progetto di pace, a settant'anni dalla fine della guerra la sfida dell'Europa è quella di rispondere alle emergenze che travolgono i Paesi vicini. Per questo l'Ue ha scelto come tema del suo Padiglione 'Coltivare insieme il futuro dell'Europa per un mondo migliore'. E' con questo spirito che partecipa a Expo, convinta che da qui si debba ripartire. Il grano è l'alimento simbolo di questa partecipazione, perché il pane accomuna tutti. E' con questo spirito che Martin Schulz e Federica Mogherini hanno tagliato il nastro inaugurale. "Expo è una meraviglia" ha commentato la diplomatica italiana che rappresenta l'Europa nel mondo.
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