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FIRENZE. Tangenti: Manzione, "sprone governo a fare di più"

FIRENZE. Tangenti: Manzione, "sprone governo a fare di più"

Domenico Manzione

"Mai abbassare la guardia: quello che è avvenuto oggi è sostanzialmente uno sprone al governo a fare di più, più di quanto abbia fatto fino ad oggi in tema di corruzione, in maniera tale che l'imprenditoria e gli affaristi bacati possano essere isolati e chi invece lavora seriamente per la realizzazione di opere pubbliche, possa continuare a farlo nel modo più sereno possibile". Lo ha detto oggi, a margine di una iniziativa a Firenze, il sottosegretario agli Interni Domenico Manzione, ai cronisti che gli chiedevano un commento sull'operazione dei carabinieri del Ros sulla gestione illecita degli appalti per le grandi opere. "C'è da stare vicini alla magistratura perché faccia tutti gli accertamenti del caso", ha aggiunto, ribadendo che "bisognerà distinguere alla fine tra chi lavora seriamente alle opere pubbliche e chi lo fa invece nei termini che emergono dall'inchiesta. Dopodiché ci vuole un impegno del governo che per la verità è già passato per una serie di iniziative, penso all'introduzione del reato di autoriclaggio, ed altro ancora ed anche all'attività del parlamento che dovrà decidere in che termini approvare il disegno di legge Grasso che come si sa è al Senato". Rispondendo ai cronisti che gli chiedevano un commento sul fatto che l'ex dirigente del ministero delle Infrastrutture Ercole Incalza, oggi arrestato nell'ambito dell'inchiesta, fosse già stato indagato 14 volte, Manzione ha spiegato di "non sapere rispondere su questo: ma se fosse così, sarebbe ovviamente un segnale da tenere in debita considerazione e da valutare con molta attenzione".
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