Quella delle nuove assunzioni nello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fca "è una notizia positiva, attesa da tempo", soprattutto in Basilicata, terra affamata di lavoro, e per "l'intero Mezzogiorno": i "'gufi sul futuro della struttura sono stati sconfitti", ma ora "bisogna riaprire un confronto con l'azienda sugli assetti occupazionali", ridando quindi prima di tutto "'fiducia nel futuro a chi è già al lavoro", ed evitando poi "schemi clientelari" per la scelta dei nuovi operai. Sono questi i commenti più comuni che è possibile raccogliere oggi fra gli operai dello stabilimento di Melfi di Fca: Indicano la boccata d'ossigeno che la notizia stessa rappresenta dopo alcuni anni di incertezze, compresa quella sul futuro effettivo della fabbrica (cioè rilancio o declino). Non va dimenticata la dura contrapposizione registrata alcuni anni fa fra l'azienda e la Fiom-Cgil dopo il licenziamento - poi annullato dai giudici - di tre operai per fatti avvenuti proprio durante un corteo notturno nello stabilimento. Oggi le reazioni alla notizia di tante assunzioni spostano decisamente il barometro sul sereno dopo anni di tempo cattivo se non di burrasca. La prospettiva ''è positiva - ha detto il segretario lucano della Fiom, Emanuele De Nicola - e ora è fondamentale ridiscutere le condizioni di lavoro, con una rivisitazione delle condizioni interne. Bisogna riaprire la contrattazione: auspichiamo che le nuove assunzioni non siano un fattore clientelare della politica, ma siano oggetto di un confronto trasparente''. I pilastri del nuovo scenario, per le tute blu che hanno vissuto questi anni nello stabilimento lucano, restano senza dubbio il salario - hanno spiegato molti operai, ''tenuto conto che i lavoratori ne hanno perso una parte considerevole con la cassa integrazione'' - e la ''ripresa produttiva a pieno regime, che si traduce in una stabilità per le famiglie e in una maggiore tranquillità per il futuro''. Per i segretari regionali della Uil e della Uilm, Carmine Vaccaro e Marco Lomio, invece, si ''apre uno scenario importantissimo per il polo dell'auto di Melfi e per l'intero Mezzogiorno. Tutto ciò rafforza la nostra proposta di costituire una Consulta per l'Automotive da affiancare a quella nazionale per favorire i nuovi processi produttivi. La Uilm si è battuta per nuovi modelli e nuova occupazione: tanti non ci credevano, ma oggi è una realtà''. Un annuncio, quindi, ''che mette a tacere - ha detto il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista - il variegato mondo dei disfattisti che avevano scommesso sul fallimento degli accordi", con un "risultato straordinario - ha detto il segretario regionale Nino Falotico - quando firmare accordi con Marchionne era impopolare. Oggi i gufi che in questi anni hanno cavalcato la cultura della conservazione dovrebbero fare penitenza e ammettere di aver sbagliato".
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