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MILANO. Fca: Consob, nessun 'giallo' in tonfo borsa con convertendo

MILANO. Fca: Consob, nessun 'giallo' in tonfo borsa con convertendo

Fiat Chrysler Automobiles

Nessun 'giallo'. Le vendite che lo scorso 10 dicembre hanno affossato Fca a Piazza Affari sono avvenute nel rispetto delle regole. Questo l'orientamento che emerge dalle verifiche della Consob, ancora in corso, avviate dopo un maxi-ordine, bollato come anomalo a caldo nelle sale operative, che aveva spinto il titolo del gruppo sotto la soglia dei 10 euro mentre l'a.d Sergio Marchionne era impegnato negli Usa nel road show per il prestito convertendo e il collocamento di un pacchetto di azioni. La doppia operazione era stata ampiamente annunciata, seppur non nel prezzo: questo farebbe escludere - viene spiegato - che qualcuno abbia potuto trarre vantaggio, attraverso la vendita massiccia in borsa di azioni Fca, da un'informazione non ancora nota al mercato. Nell'ultima parte della giornata del 10 dicembre scorso il titolo dell'azienda automobilista era precipitato a Piazza Affari sotto la soglia dei 10 euro ed era stato fermato al ribasso a seguito di un forte ordine a vendere per poi chiudere in calo del 6,62% a 9,8 euro. Era andata ancora peggio a Wall Street dove Fca era scivolata in modo ancor più deciso (-9,27% a 11,47 dollari), e in anticipo, verso il prezzo del collocamento del pacchetto di azioni, annunciato poi (a 11 dollari) dal gruppo alla chiusura della seduta del listino americano insieme alle condizioni del convertendo. 
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