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LANCIANO. Terrorismo: arrestata abruzzese esponente Fascismo e Libertà

LANCIANO. Terrorismo: arrestata abruzzese esponente Fascismo e Libertà

Katia De Ritis, di Lanciano, arrestata oggi nell'ambito dell'indagine sul gruppo neofascista, in qualità di vicesegretario nazionale Sud Italia del Mfl-Psn (Movimento fascismo e libertà-Partito socialista nazionale) ha provato più volte la strada delle elezioni politiche. Nello scorso maggio è stata eletta consigliere comunale a Poggiofiorito, comune frentano in provincia di Chieti utilizzando però una lista Civica chiamata Partito Socialista Nazionale.

Ma per due volte, nel 2012 e 2013, si è vista escludere le sue liste, che riproducevano simboli che richiamavano al fascismo, nelle elezioni amministrative dei comuni sangrini, prima a Montelapiano, nel 2012, poi a Fallo nel 2013. Le liste vennero escluse dalla sottocommissione elettorale di Atessa.

Tra i simboli delle liste escluse un fascio rosso che esponenti del Mfl-Psn dissero che era il fascio repubblicano mazziniano, il cui uso, senza la scritta ''fascismo'' è stato legittimato da una sentenza del Consiglio di Stato, prima sezione, n.173/94 del 23 febbraio 1994. Per l'esclusione a Montelapiano della lista 'Fascismo e Liberta' Katia De Ritis presentò ricorso al Tar e vinse, sentenza poi annullata dal Consiglio di Stato a seguito di tre ricorsi.

''E' un provvedimento legittimo - motivò la sentenza romana, l'8 marzo 2013 - quello che esclude dalla competizione elettorale una lista che si ispira chiaramente al fascismo.

Giusta l'esclusione della lista sulla scorta di un'adeguata motivazione in merito al contrasto con la disciplina costituzionale, in ragione del simbolo del movimento (il fascio), della dizione letterale (acronimo di Fascismo e Liberta') e del richiamo ideologico al disciolto partito fascista''.

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