Oggi la protesta anti-immigrati a Roma, ieri la contestazione al direttore della Bce, Mario Draghi, all'Università Roma Tre, nei giorni scorsi l'aggressione al segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, a Bologna e gli scontri con i movimenti per la casa a Milano, dove incappucciati hanno anche assaltato un circolo del Pd. E domani c'è attesa per le manifestazioni indette da sindacati di base, centri sociali e studenti in tutta Italia. E' un autunno senza tregua sul fronte dell'ordine pubblico e c'è grande preoccupazione al Viminale, dove continuano a susseguirsi riunioni tra i vertici delle forze dell'ordine. Ieri il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, incontrando al ministero i leader dei sindacati confederali, ha ammesso che "stiamo vivendo un autunno caldo". Sono tanti i fronti aperti: da quello lavorativo, con le cento vertenze aperte che rischiano di esplodere, ai movimenti per la casa, sempre più agguerriti a Milano come a Roma, dagli antagonisti pronti a scatenare il dissenso, agli studenti. Una fibrillazione generale figlia anche della crisi economica che minaccia di creare vere e proprie 'polveriere' non solo nelle periferie più disagiate. In mezzo a queste tensioni sociali ci sono le forze dell'ordine, che si trovano a gestire situazioni complicate, come avvenuto oggi a Tor Sapienza. Gli uomini in divisa sono finiti in precedenza sul banco degli accusati per le manganellate agli operai dell'Ast di Terni, come anche per non aver protetto Salvini a Bologna. E si respira un clima di disorientamento tra gli agenti, presi tra due fuochi. Sul fronte delle manifestazioni a tematica lavorativa l'indicazione arrivata da Alfano e dal capo della Polizia, Alessandro Pansa, è quella di lavorare in sinergia con gli organizzatori nella fase preventiva, con un flusso di comunicazione tra le due parti, in modo da organizzare al meglio le iniziative di piazza, evitando manganellate e feriti da entrambe le parti. L'obiettivo è garantire a tutti il diritto a manifestare, ma tenendosi pronti ad usare la "massima fermezza" contro chi viola la legalità. Una formula non sempre agevole da mettere in pratica. Non a caso le forze dell'ordine chiedono da tempo regole d'ingaggio chiare sui comportamenti da tenere nella gestione dell'ordine pubblico. Proprio la settimana scorsa un 'manuale' preparato dai vertici del Dipartimento della pubblica sicurezza è stato presentato all'attenzione di sindacati e questori. In attesa che le nuove regole entrino in vigore - ci vorranno mesi - ci sono comunque giorni 'caldi' da affrontare.
61mila ospitati in Italia
Numero record per boom arrivi via mare, 154mila nel 2014
Sono poco più di 61mila gli immigrati attualmente presenti nelle strutture temporanee di accoglienza, nei Centri di accoglienza e per richiedenti asilo e nel sistema Sprar. Si tratta di un numero record, figlio dell''esodo' che quest'anno ha portato finora ben 154mila stranieri ad arrivare in Italia via mare, in primis siriani ed eritrei, in fuga da guerre e persecuzioni. Ed il sistema di accoglienza del Viminale è stato messo a dura prova dagli arrivi massicci. Che, come dimostra il caso di Tor Sapienza, non sempre sono ben accolti dai residenti. La distribuzione è stata organizzata insieme a prefetture ed enti locali in tutto il territorio nazionale, tenendo conto anche della popolazione delle regioni. Tre le destinazioni dei migranti sbarcati: quella più numerosa è rappresentata dalle strutture temporanee, generalmente messe a disposizione dai Comuni: i posti occupati ora sono oltre 32mila. Poi ci sono i centri governativi di accoglienza e per richiedenti asilo (Cda e Cara), che ospitano 10.200 persone. Infine, ci sono le strutture dello Sprar (Sistema d'accoglienza per richiedenti asilo), con 18.700 presenze. Il maggior numero di stranieri ospitati si trova in Sicilia (14mila, quasi un quarto del totale); seguono Lazio (8mila, il 13% del totale), Puglia (5.900, il 10%) e Lombardia (4.800, l'8%). Ecco gli stranieri ospitati per regione al 31 ottobre. REGIONI MIGRANTI OSPITATI Sicilia 14.081 Lazio 7.993 Puglia 5.907 Lombardia 4.769 Campania 4.384 Calabria 4.156 Piemonte 3.104 Emilia-Romagna 3.033 Toscana 2.272 Veneto 1.816 Marche 1.546 Friuli-Venezia Giulia 1.415 Liguria 1.262 Sardegna 1.195 Molise 1.161 Umbria 913 Abruzzo 831 Basilicata 792 Trentino Alto Adige 549 Valle d'Aosta 59 TOTALE 61.238
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