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06 Novembre 2014 - 11:14
Gian Luca Galletti
"Magari fosse in consiglio dei ministri, lo farei subito approvare. Invece il ddl sul consumo di suolo è fermo in Parlamento. Ho anche scritto insieme con il ministro Martina affinché si sbloccasse la situazione. Rinnovo l'appello: si approvi entro fine anno quel provvedimento perché il Paese ne ha urgente bisogno". Così il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti intervenendo a Radio Anch'io.
"Ci dobbiamo mettere d'accordo: non possiamo essere sempre quelli del giorno dopo. Lo Sblocca Italia introduce delle semplificazioni" per "evitare quello che troppe volte è accaduto in Italia, cioé che ci siano i soldi e che non vengano spesi". A dirlo il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti che, parlando ai microfoni di Radio Anch'io su Radio 1, fa presente che "l'ambiente non si tutela con più norme" e che "questo è stato un errore del passato".
Quante alle "opere sbloccate" il provvedimento "si chiama così perché permette di portare a compimento le opere già cominciate". Tra le altre cose, per esempio i ricorsi delle aziende, il ministro ricorda che "oggi il contenzioso è più breve" ma che comunque "Tar e Consiglio di Stato non è che non servono più, anzi servono a tutelare i diritti delle aziende che se ne servono in maniera giusta"; Galletti infatti ricorda, dicendo comunque che "va preso con le molle, come ci siano certe aziende che hanno più avvocati che progettisti".
"Con il Titolo V" si è creato "questo scarica barile" aumentando "la difficoltà a trovare le responsabilità". Lo afferma il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti a Radio Anch'io parlando del maltempo in risposta ad una domanda sulla ricerca delle responsabilità se per esempio, come accaduto, crolla un argine.
La situazione si dovrebbe risolvere "dando delle competenze specifiche a un determinato livello di governo - dice Galletti - con la Riforma del Titolo V, che fa parte della più ampia Riforma Costituzionale, si prevede che le competenze in campo ambientale siano a livello centrale. Io ora ho solo un compito di programmazione", poi ci sono tutti gli altri livelli come Regioni, comuni, autorità di bacino, fino alle sovrintedenze e ai beni culturali.
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