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CICLISMO. Tre azzurri nella top ten della cronometro Under 23

CICLISMO. Tre azzurri nella top ten della cronometro Under 23

Crono Under 23

L’olandese Steven Lammertink è il neo campione europeo della crono under 23. Si è imposto per soli 4 secondi all’ucraino Marlen Zmorka e 16” sul tedesco Maximilian Schachmann. Non ci sono azzurri sul podio, ma l’Italia è la migliore nella classifica virtuale delle nazioni con tutti i tre gli uomini del CT Amadori piazzati nella Top Ten dell’ordine di arrivo con 66 atleti al via. Il più vicino alla medaglia è stato Edoardo Affini, quinto a soli due secondi e mezzo dal terzo e a 18” dal vincitore. Seguono il campione italiano Davide Martinelli, settimo a 27”, eGiovanni Carboni, decimo a 57”. Il risultato di squadra nella specialità delle lancette è molto importante perché, in continuità con l'argento conquistato da Martinelli agli Europei dello scorso anno, segnala il recupero del gap registrato in passato e il buon lavoro svolto dalla Federazione e dai tecnici per colmarlo. Edoardo Affini è nato il 24 giugno 1996, corre per il team Colpack, lo scorso anno ha vinto il campionato europeo juniores della crono e si è classificato quarto nella prova in linea (nella foto a destra). Il CT Amadori è soddisfatto e un po' rammaricato per Affini: “Oggi Edoardo ha dimostrato ancora una volta il suo valore, peccato per questa medaglia sfiorata, ma anche i risultati di Martinelli e Carboni tutti nella Top Ten continentale ci dicono, chiaramente, che stiamo lavorando bene e continueremo su questa strada”. Soddisfazione anche per il Coordinatore Tecnico delle Squadre Nazionali, Davide Cassani, che ha raggiunto gli azzurri ieri in Estonia: “L’importante è essere lì, in quella prima fascia che racchiude i primi atleti in una manciata di secondi. E’ il caso di Edoardo Affini, al primo anno nella categoria che da poco più di un mese ha sostenuto l’esame di maturità a scuola, è arrivato poi terzo agli italiani e quinto in un campionato europeo a meno di 3 secondi dal podio. La strada è quella giusta per far crescere nel migliore dei modi in questa disciplina i nostri giovani. Non solo. Consideriamo anche la prestazione di Martinelli, settimo, su di un percorso non adatto a lui ed il decimo posto di Carboni, al secondo anno, ma che completa il buon lavoro svolto sino ad ora” – dice il CT Cassani.
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