“ A Jè quei cos pì a bunpat?”, ovvero “C’è qualcosa a un rezzo più basso?”: l’ho sentita tante volte questa frase, pronunciata da mia madre o da mia nonna, soprattutto al mercato settimanale, al banco delle pezze di stoffa, o a quello delle scarpe oppure dall’ambulante della stoviglieria. Ricordo che mi ritraevo un poco, quasi mi vergognavo di questo loro insistere sul prezzo, perché erano gli anni 70 e sembrava che tutto crescesse e migliorasse intorno a noi e che chiedere lo sconto fosse, come oggi si direbbe, “da sfigati”…
La richiesta di occasioni a prezzi stracciati negli anni 80 e 90 è stata poi codificata nei saldi di fine stagione: che anni irripetibili, pur con tutte le loro contraddizioni, molti di noi non potevano certo permettersi tutto, ma qualche sfizio potevi davvero togliertelo e i saldi erano l’occasione per agguantare quella borsa o quell’abito che avevi ammirato da tempo!
In questi tempi che ci sembrano ormai così lontani, il concetto di Bunpat venne utilizzato per organizzare simpatici mercatini di fine estate con tanto di bancarelle fuori dai negozi: un modo per salutare la bella stagione e far posto, negli scaffali, alle collezioni per l’autunno e l’inverno. A Castellamonte, negli anni 80, il Bunpat accompagna la chiusura della Mostra della Ceramica, richiama in città molti Canavesani appena tornati dalle ferie, il clima è quello del rientro festoso, fra un buon gelato, una visita all’artigianato ceramico e qualche occhiata ai prezzi più interessanti.
Lo Sbarazzo, invece, è davvero un “saldo dei saldi”, uno svuotare negozi e botteghe per riprendere l’attività con la nuova stagione: da noi è arrivato solo di recente, per iniziativa dei commercianti di Rivarolo e ancora di Castellamonte, in altre parti d’Italia era un appuntamento fisso, specialmente a fine estate, ad esempio in Liguria è notissimo il “Desbarasu” dell’ultima domenica di agosto a Savona, un modo per portare a casa qualche affare interessante alla fine delle vacanze al mare.
Oggi richiami allo Sbarazzo si susseguono in ogni centro grande e piccolo: è la crisi che impone di abbassare i prezzi, per rilanciare, almeno in parte, consumi scesi oltre il limite di guardia. Di recente, in un Outlet, si è celebrato lo sbarazzo di una collezione Vintage, l’usato chic che sembrava indenne dalla crisi e che invece segna il passo dopo aver fatto ben sperare.
Di positivo c’è che le occasioni per fare buoni affari si moltiplicano e a colpi di Sbarazzo e Bunpat anche la borsa o il tubino che sognate da tempo non sembreranno più qualcosa da rimandare a tempi migliori. Ricominciamo da qualcosa … a Bunpat!
La grande notte del BÔn pat
“Squadra che vince non si cambia” recita un vecchio adagio e in questo caso la squadra che piace e convince è quella del “Bunpat” che a Castellamonte ha una lunga tradizione e che dallo scorso anno ha iniziato anche a presentarsi in versione notturna. L’idea, sostenuta dall’attivissimo Assessore al Commercio Giuseppe Tomaino e dall’Associazione “Arte e Commercio” , era davvero piaciuta e quindi si replica. Segnatevi la data, che è quella di venerdì 27 giugno, perché dalle 19,30 alle 23,30 a Castellamonte esploderà la notte dei prezzi pazzi e non soltanto. Il menù della notte del “Bunpat” è in effetti molto ricco e ancora una volta il motore di tutto è la sinergia fra l’Amministrazione Comunale e l’Associazione “Arte e Commercio”.
“Intanto ringrazio i commercianti e la loro Associazione per la partecipazione e l’impegno – esordisce l’Assessore Giuseppe Tomaino – perché in effetti siamo tutti convinti che possa richiamare pubblico e movimentare gli acquisti proprio questa formula del Bunpat raddoppiata. Perciò la proponiamo dunque sia di notte, in piena estate, sia più avanti nella tradizionale giornata domenicale di fine agosto, come facciamo da quasi trent’anni e con successo. Del resto – conclude con orgoglio Tomaino – in tanti stanno copiando la nostra manifestazione, magari la chiamano “Sbarazzo”, ma altro non è che il nostro caro vecchio Bunpat, che in tempi di crisi si è moltiplicato. Inutile dire che noi a Castellamonte, del Bunpat, rivendichiamo di aver avuto per primi l’idea.”
Proprio per ribadire questo primato, il Bunpat di Castellamonte si presenta per venerdì prossimo come una grande notte di prezzi convenienti, affari convincenti, ma anche divertimento e sorprese. Infatti, accanto a tutti i negozi aperti e con le migliori offerte commerciali esposte sulle bancarelle, chi arriverà a Castellamonte ci troverà l’allegria della musica in tutti i bar, la ghiotta proposta di gustosi spuntini nella principali piazze, tante simpatiche sorprese per i bambini, fra cui anche il gradito dono del pesciolino rosso che nelle precedenti edizioni è stato richiestissimo.
“La crisi e la contrazione dei consumi restano ancora una realtà evidente – rileva sempre Giuseppe Tomaino -ed iniziative come quella del Bunpat, che consentono buoni affari, sono molto apprezzate dal pubblico. Naturalmente abbiamo voluto rendere la città ancora più accogliente e invitante, per trascorrere una bella notte d’estate fra musica, buon cibo, animazione e sconti a gogò!”
Dopo l’appuntamento di venerdì sera, con il Bunpat si replica a fine agosto, presumibilmente domenica 31, prima festività di apertura dell’altro vanto di Castellamonte, la Mostra della ceramica.