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29 Ottobre 2015 - 16:38
Castello di Agliè
Lisa Accurti lascia la Direzione del Castello di Agliè. Una decisione sofferta, ma ponderata, dettata dal clima di difficoltà dell'amministrazione della cosa pubblica in questo periodo. Lo ha sottolineato, la stessa Accurti, in un comunicato stampa diramato nei giorni scorsi, mentre il Ministero provvedeva a nominare un nuovo Direttore. Il maggio scorso, a seguito del bando nazionale e della attesa riorganizzazione del MiBACT, la direttirce della residenza ducale alladiese ha rinunciato a candidarsi per il rinnovo del ruolo o di qualsivoglia altra sede museale.
"ho rinunciato – spiega - sia per motivi privati, sia per inclinazione personale, sia per razionale e consapevole valutazione delle non incoraggianti prospettive (in termini di risorse organiche e finanziarie) che, almeno nell'immediato futuro, è possibile intravvedere per i musei in capo al Polo Museale del Piemonte. Su tale scelta ha certamente influito la prolungata frustrazione nel non poter disporre di adeguati strumenti e risorse per poter conservare e gestire come si conviene un bene così importante, la cui dignità viene costantemente messa a dura prova; ciò ha fatto vacillare, per un processo, forse indebito, o eccessivo, o presuntuoso, di immedesimazione, anche la considerazione della mia dignità di funzionario dello Stato, contribuendo all'esito della mia decisione finale.
Non è stato certo il fatto di offrire il proprio tempo e il proprio sforzo intellettuale a servizio di un meraviglioso oggetto quale il Castello di Agliè è, che per me ha costituito un piacere e non un sacrificio, vissuto con vera dedizione; né la vivacità delle relazioni con gli interlocutori esterni, che, anche nei momenti più complicati, hanno costituito fonte di stimolo e palestra di apprendimento, ancora più preziosa per l'umanità che in tutte le sue sfumature, positive e negative, l'ha sempre contraddistinta".
Accurti lascia l'incarico con parole di ringraziamento verso coloro con cui ha collaborato. "Ho sempre avuto – sottolinea - profondo rispetto della dignità del ruolo rivestito da tutti i dipendenti che come me operano in Castello, e di tutti i rappresentanti istituzionali delle amministrazioni pubbliche e private con cui ho avuto il piacere di collaborare, con il medesimo senso di appartenenza e consapevolezza del ruolo che questo splendido monumento riveste nel territorio alladiese e canvesano".
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