Nella piazza di Roma e in altre occasioni avete enunciato le prime 6 richieste alla politica.
Chi è stato eletto vada nelle istituzioni a fare politica invece di fare campagna elettorale permanente;
Pretendiamo che chiunque faccia il Ministro comunichi solamente sui canali istituzionali;
Trasparenza nell’uso che la politica fa dei social network, sia economica sia comunicativa;
Pretendiamo che il mondo dell’informazione protegga, difenda e si avvicini alla verità e traduca tutto questo sforzo in messaggi fedeli ai fatti;
La violenza venga esclusa dai toni e dai contenuti della politica in ogni sua forma e aggiungerei: è il momento che la violenza verbale venga equiparata a quella fisica;
Abrogare il decreto sicurezza. C’è bisogno di leggi che non mettano al centro la paura.
Come possono esponenti della politica non rispondere alle vostre 6 proposte? Il PD canavesano concorda con la sostanza delle proposte e soprattutto con la cultura che sottendono: rispetto delle istituzioni, una società non basata sull’odio e coraggio verso il futuro. Sono proposte caricate della giusta intransigenza di giovani e meno giovani che hanno deciso di “costringere” la politica a correggersi nei comportamenti e nelle proposte /decisioni per riportarle nell’ambito dei comportamenti corretti e rispettosi dell’intelligenza dei cittadini. Infatti chi incita all’odio, chi indica ossessivamente un nemico, chi semplifica le soluzioni (ché quindi non sono soluzioni), lo fa per una sola ragione: non riesce a immaginare come evolveranno nei prossimi anni i problemi più strategici che abbiamo di fronte e che producono insicurezza e quali possano essere perciò le soluzioni, per molte parti innovative. Propongono di voltare la faccia al passato, di ritornare ai muri, di evitare le discussioni complicate: ci si consola parlando di passati che non ritornano. Ma una cosa è certa: le soluzioni vere implicheranno invece cambiamenti, anche molto significativi in alcuni settori e quindi richiedono voglia di capire, confrontarsi, affrontare il nuovo, rischiare, correggere. Tutti abbiamo difficoltà a percorrere questa strada per la qualità dei problemi e per la fatica del confronto tra chi ha opinioni, idee anche diverse. Inondate la politica di proposte e della vostra presenza per spronare a confrontarsi. Questa è una chiamata civica alla politica. Il ceto politico non si sente bene, non ce la fa da solo, ha bisogno del vostro aiuto; si, proprio di voi volontari e cittadini attivi. La sinistra democratica e riformista è chiamata ad uno sforzo di rigenerazione che
Innanzitutto rafforzi la democrazia proprio avvalendosi degli strumenti di informazione/partecipazione pervasivi
la impegni in nuovi percorsi di elaborazione, di nuove proposte proprio per raggiungere più lavoro, più giustizia sociale, più difesa dell’ambiente e anche più democrazia.
Un lavoro lungo, che non può essere frettoloso né destinato a riposizionare parte del ceto politico. Il PD canavesano nel lavoro di analisi e di proposta che sta portando avanti è disponibile ad ogni confronto, nei modi possibili, permanenti o episodici, su temi generali e/o locali. I segretari dei circoli del PD dell’Eporediese: Ivrea, Banchette, Valchiusella, Strambino, Albiano, Montalto Dora, Caluso, Montanaro.
Coordinamento del Canavese
Gaspare Enrico
Ivrea, 28/1/2020
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