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IVREA Ballurio "fondi Guelpa per mettere in sicurezza le scuole"

IVREA Ballurio "fondi Guelpa per mettere in sicurezza le scuole"

Ivrea Ballurio Elisabetta

Perché non usare parte del grosso patrimonio della Fondazione Guelpa per mettere in sicurezza le scuole? Senza attendere che si gridi, la prossima volta, nuovamente, all’emergenza. Se è vero, com’è vero, che il caso della “Ernestina Bertolè” è solo una goccia nel mare. L’esempio più evidente dello stato di degrado generalizzato in cui versano gli edifici pubblici sotto le rosse torri.

La proposta, provocatoria quanto si vuole, spiazzante, assolutamente pragmatica, arriva dal Presidente del Consiglio Comunale Elisabetta Ballurio. L’ha lanciata, con fermezza, sotto forma di post sul proprio profilo facebook, “minacciando” addirittura che l’inserimento di risorse per la manutenzione e la messa in sicurezza a bilancio, dovrà essere più che una condizione: “un prerequisito per poterlo votare favorevolmente”.

Naturalmente Ballurio parte dal presupposto che sarebbe imperativa la destinazione di risorse comunali (considerando che al Governo è in corso la discussione sull’allentamento del Patto di Stabilità) ma estende il ragionamento al concetto più ampio di “risorse pubbliche”, nel quale rientra a pieno titolo il lascito di Lucia Guelpa. Ragionamento che potrebbe peraltro allinearsi perfettamente alle volontà testamentarie, miranti ad interventi “fruibili e duraturi per la cultura“.

Disporre di scuole rese finalmente sicure e funzionali  sostiene Ballurio non solo sarebbe la prova di una Città attenta ai bambini, primi destinatari e futuri veicolatori della cultura, ma trasmetterebbe loro il ricordo di una benefattrice attenta, ideale modello di virtu’ civiche. Le risorse risulterebbero doppiamente valorizzate nel caso di edifici come l’asilo nido Olivetti, unico edificio olivettiano di proprietà del Comune, vanto del Maam e in posizione preminente nel dossier per la candidatura Unesco, dalla cui facciata si stanno purtroppo staccando da tempo le lastre di pietra e nel cui magazzino, per quanto in sicurezza, continua a rimanere l’amianto”.

Una proposta che troverebbe il consenso di alcune aree politiche in Consiglio Comunale (non certo del centrodestra di Tommaso Gilardini a giudicare dal tenore dei suoi commenti: “il comune ha risorse proprie”) e coerente con il desiderio di “una gestione etica della Fondazione” tanto anelato dal gruppo“Viviamo Ivrea” di Francesco Comotto.

E Ballurio non lesina una stoccata alla Fondazione, giudicando uno sperpero i 300mila euro finora spesi per il dossier di candidatura Unescocredo proprio non abbia alcun senso spendere centinaia di migliaia di euro in attivita’ di consulenza e comunicazione per chiedere che un edificio olivettiano pubblico diventi patrimonio Unesco, se poi gli piove dentro, si staccano le pietre tenute ora con delle morse e con l’area transennata sotto e ha amianto stabilizzato in magazzino. Sarò naif ma credo che la signora Guelpa sarebbe più onorata con una sua foto in tutte le scuole pubbliche di Ivrea per averle risanate“.

E che problemi ci sarebbero visto che lo stesso Sindaco Della Pepaa suo tempoaveva addirittura proposto di usare le risorse Guelpa per acquistare la sede di una scuola musicale squisitamente privata?

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