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29 Settembre 2025 - 15:11
Un fine settimana che ha messo in dialogo secoli di musica, spazi antichi e voci giovani. L’evento “Dal Rinascimento al Jazz”, che ha visto protagonisti gli allievi del Liceo Musicale di Rivarolo Canavese, ha offerto al pubblico due giornate diverse ma complementari, tra Castellamonte e Ivrea.
Sabato 27 settembre, nelle sale del Castello di Castellamonte, è stato il turno del gruppo da camera diretto da Enrico Finotello, docente di tastiere antiche e armonia. Il programma ha seguito un percorso che partiva dalle danze rinascimentali per arrivare ai concerti del Settecento, riportando idealmente i presenti a un’epoca in cui il castello stesso muoveva i primi passi della sua storia. A fare da cornice, il racconto del conte Tomaso Ricardi di Netro, che ha ricordato il recente restauro della Cappella dell’Assunta.
Sul palco, giovani musicisti che hanno dato vita a un intreccio di suoni delicato e intenso. I violinisti Erica Calcio-Gaudino, Angelica Paschero e Francesco Acatrinei, insieme ai flautisti Federica Castiello, Federico Chiapusso, Luisa Monteu Fassiot e Sem Panero, sostenuti dal clarinetto di Paolo Chiabotti e dai violoncelli di Monica Serena e Gianpaolo Palladino, hanno fatto risuonare le sale più antiche del castello con una naturalezza che solo l’entusiasmo dei giovani sa portare.
Il giorno successivo lo scenario si è spostato a Ivrea, nei giardini di Villa Rossi, con un repertorio che guardava al jazz e all’improvvisazione. Guidati dal chitarrista Claudio Lodati e dalla voce di Laura Conti, i ragazzi hanno accompagnato la presentazione del volume “Villa Rossi, ripensare il moderno”, un incontro che ha intrecciato musica, architettura e riflessione culturale.
Le voci di Fabiana Beneitone e Ilaria Guido si sono alternate con la chitarra di Lorenzo Filipozzi, il flauto di Sem Panero, il pianoforte di Alessia Petrocca e la batteria di Nicholas Bellone, dando vita a un concerto che ha unito leggerezza e intensità.
L’associazione del Liceo Musicale di Rivarolo proseguirà questo percorso sabato 4 ottobre, con un tour a piedi nel centro storico che si concluderà nel giardino di Domus Leydi. Un’occasione ancora una volta gratuita ma da prenotare, pensata per portare la musica fuori dalle aule e dentro i luoghi della comunità.
Quello che resta, al termine di queste giornate, è la sensazione di una musica che non si limita a essere eseguita, ma che crea legami: tra generazioni, tra spazi storici e nuove voci, tra il desiderio di custodire il passato e la curiosità di esplorare il presente.
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