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Ivrea

119 sabati di pace. Anche i bambini scendono in strada e chiedono un futuro senza guerra (galleria foto e disegni)

Ivrea chiede che anche l'Italia riconosca lo Stato palestinese

Ivrea in molti la conoscono per il suo storico Carnevale e per essere stata la sede della Olivetti, non molti per il suo impegno civile. Bene… Si sappia anche questo allora… Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, questa città non ha mai smesso di scendere in piazza ogni sabato per manifestare a favore della pace. Di presidi consecutivi e senza soluzione di continuità ne ha organizzati addirittura  119. Non esiste un'altra città al mondo che possa vantare un simile record.

La città è scesa in strada anceh sabato 1° giugno con un evento che ha visto la partecipazione di numerosi bambini, bambine, ragazzi e ragazze provenienti da diverse scuole e centri di aggregazione della zona. L'iniziativa, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, ha coinvolto le Scuole della pace di Ivrea, il Centro Migranti, l’Istituto comprensivo di Pavone, la Cooperativa Integra di Rivarolo, e gli Istituti comprensivi di Vistrorio e Rueglio.

La manifestazione ha preso vita con una colorata parata di disegni, cartelloni e striscioni, creati dai giovani partecipanti, tutti portatori di messaggi di pace. Il corteo ha sfilato da piazza Balla fino al municipio, accompagnato dalle parole di Pierangelo Monti, che ha guidato i presenti con slogan come "Pace sì, guerra no!”, "La cosa più brutta al mondo è la guerra. La più bella è la pace” e "Vogliamo la pace!".

Un momento particolarmente emozionante è stato quello in cui i partecipanti hanno intonato canti di pace in diverse lingue, tra cui l’italiano, l’ebraico, l’arabo, l’inglese, lo spagnolo e il francese, con versi come "E sia la pace con voi",  "Evenu shalom alejem", "As-salām ʿalaykum", "And the peace be with you", "Y sea la pax con vosotros" E "Et la paix soit avec vous"

La giornata ha coinciso con la Giornata mondiale dei genitori, occasione per rivolgere un pensiero ai genitori di tutto il mondo, specialmente a quelli che vivono in aree di conflitto. Monti ha ricordato con commozione la tragica situazione di Gaza, dove in sette mesi sono morti 15.000 minori. Ha citato anche Medici senza Frontiere, che denuncia l'impossibilità delle strutture sanitarie di Gaza di fornire cure adeguate.

Un altro tema centrale è stato lo Stato palestinese, con Norvegia, Spagna e Irlanda che recentemente si sono aggiunte agli altri paesi dell'UE nel suo riconoscimento. Tutti hanno espresso l'auspicio che anche l'Italia segua questo esempio e non sarebbe male se il consiglio comunale di Ivrea approvasse un ordine del giorno su questa cosa.

In vista delle elezioni europee e regionali in Piemonte l’8 e il 9 giugno, il coordinamento AGiTe ha lanciato la campagna #TiVotoSoloSe, chiedendo ai candidati un impegno concreto per il disarmo nucleare e la riduzione delle spese militari, favorendo investimenti in sanità e istruzione.

Sul sito di Agite si trova l’elenco aggiornato dei candidati che promettono di prendersi questi impegni. 

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L'evento ha avuto un tocco di dolcezza con Nino Maruelli, che ha distribuito caramelle per il suo compleanno e condiviso una storia della sua infanzia, illustrando come la non violenza possa prevalere sulla violenza.

“Succede - ha raccontato - che dei “cattivi” (i fascisti) vogliono sequestrare il camion del papà, che in quel momento non aveva le ruote montate. Mentre la mamma e la sorellina piangono, lui nasconde i bulloni, così che il camion è inservibile e i “cattivi” se ne vanno a mani vuote. Cosa sarebbe successo – dice – se invece avessimo cominciato a sparare? Con la non violenza si può battere la violenza!"

Il presidio si è concluso con la promessa di pubblicare su Facebook i testi e le canzoni presentati dai bambini, per condividere con un pubblico più ampio i messaggi di pace.

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