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Biella accoglie gli Alpini: tutto sul programma dell’Adunata 2025 e l’emozione di un’Italia unita

Biella accoglie il passato che cammina: l'Adunata nazionale degli Alpini 2025 trasforma la città in un cuore pulsante di storia, valore e appartenenza italiana

Biella accoglie gli Alpini: tutto sul programma dell’Adunata 2025 e l’emozione di un’Italia unita

Alpino

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C’è un momento, in Italia, in cui il passato torna a camminare tra le strade. Non lo fa con malinconia, ma con il passo fermo, orgoglioso, sorridente di chi ha visto molto, dato molto, e ancora vuole esserci. Quel momento ha un nome preciso: Adunata nazionale degli Alpini. E nel 2025, quel momento ha anche un luogo sacro: Biella.

Da mesi, la città si prepara come per un matrimonio, o un ritorno di famiglia. Le strade si riasfaltano, le aiuole si colorano, i balconi si vestono di tricolore. Le scuole parlano degli Alpini, i bambini disegnano cappelli verdi, le maestre raccontano storie di trincee, neve e coraggio. Nei bar si parla di logistica, nei condomìni si organizza l’accoglienza, negli sguardi si legge l’attesa. Perché un Alpino, a Biella, non è un ospite. È uno di casa.

E così, dal 9 all’11 maggio 2025, Biella diventa il cuore d’Italia. Un cuore che pulsa al ritmo delle fanfare, che si emoziona all’incedere lento ma solenne delle sezioni in marcia, che si stringe davanti ai monumenti ai Caduti. Tre giorni che non sono solo un raduno. Sono un rito collettivo, un pellegrinaggio laico, una dichiarazione d’amore alla patria e ai suoi figli migliori.

Si comincia venerdì 9 maggio. Alle 9 in punto, in Piazza Duomo, sventola alta la bandiera. Poi il corteo, il primo di tanti: passa da Via Italia, omaggia i Caduti nei Giardini Zumaglini, si inchina alla memoria. Alle 10:30 si inaugura la Cittadella degli Alpini nei Giardini Alpini d’Italia: non una semplice esposizione, ma un mondo intero da raccontare. Tecnologia, Addestramento, Valori. Tre parole che diventano esperienza. Chi passa tra le tende, i mezzi, i simulatori, capisce cosa significa essere un Alpino oggi. Non solo soldati: sentinelle della pace, della sicurezza, della solidarietà.

Alle 18:30 un altro momento carico di simbolismo: la sfilata dei vessilli, delle bandiere, dei gonfaloni. È un fiume di colori, di sigle, di memorie. C’è la storia di ogni sezione, di ogni gruppo, di ogni famiglia. C’è l’Italia che ha resistito, costruito, sperato.

E poi, sabato, il ritmo accelera. Alle 13:00, lo Stadio La Marmora-Pozzo guarda verso il cielo: i paracadutisti lo solcano come aquile. Alle 21:00, cori e fanfare alpine si diffondono per le vie. Le note si mescolano alle lacrime, perché certe canzoni – “Signore delle cime”, “Sul cappello che noi portiamo” – non si ascoltano. Si vivono.

Ma è domenica 11 maggio il giorno che nessuno dimenticherà. All’alba, Biella si sveglia che non ha mai dormito. I pullman arrivano da tutta Italia: Trento, Udine, Aosta, Palermo. Ci sono gli Alpini in congedo, i giovani delle sezioni, gli amici, le famiglie. Alcuni sfilano, altri semplicemente applaudono, ma tutti partecipano. Alle 8:45, gli onori alla massima autorità. Alle 9:00, la grande sfilata prende il via.

alpini

C’è chi porta la foto del nonno sulla giacca, chi sventola il fazzoletto del gruppo, chi marcia in silenzio con gli occhi lucidi. Si cammina per chilometri, ma nessuno sente la fatica. La vera forza degli Alpini è sempre stata quella: camminare insieme. In montagna, nella storia, nella vita. Ogni passo è un ricordo, una promessa, una testimonianza.

Il momento più emozionante è forse il passaggio della stecca a Genova, che ospiterà l’Adunata 2026. È il testimone di una storia che non si ferma, che continua a fiorire città dopo città, ogni anno. A seguire, l’ammainabandiera in via La Marmora. Un gesto semplice, ma che riga di emozione i volti di migliaia di persone.

Non c’è solo la sfilata. Biella si trasforma in un grande museo a cielo aperto. Sono 24 le mostre organizzate per l’Adunata: fotografie, documenti, lettere dal fronte, ricordi delle missioni all’estero. C’è chi si ferma a guardare un’immagine in bianco e nero, chi legge una poesia, chi cerca tra i nomi incisi un cognome che conosce.

C’è anche la Cittadella della Protezione Civile, nel Giardino Vittorio Emanuele II, che mostra al pubblico le attrezzature, le tende, i mezzi, le mani e i sorrisi che intervengono quando tutto crolla. E ci sono i giovani Alpini, quelli che oggi, nel 2025, scelgono di portare avanti una tradizione cominciata oltre cento anni fa. E che ancora ha tanto da dire.

In un’epoca in cui la parola “patria” viene spesso svuotata o abusata, gli Alpini la restituiscono alla sua verità più profonda. Senza retorica, senza proclami. Solo con la forza dei gesti, dei canti, della presenza. Biella, in questi tre giorni, non è una città che ospita un evento. È una città che vive un’appartenenza. Che riconosce, nella penna nera, un simbolo autentico di dignità, sacrificio, memoria.

L’Adunata non è solo nostalgia. È speranza. È un promemoria collettivo di ciò che l’Italia sa essere quando si stringe, si commuove, si riconosce. È il volto pulito di un Paese che ancora crede nei valori profondi, nei legami sinceri, nei sorrisi veri.

Quando l’ultimo pullman ripartirà, quando le bandiere saranno piegate e le fanfare si saranno spente, Biella non tornerà più la stessa. Perché l’Adunata lascia qualcosa. Sempre. Un graffio nel cuore, un nodo in gola, una voglia improvvisa di scrivere a un vecchio amico, o di stringere la mano a uno sconosciuto.

Si dice che gli Alpini arrivino col sorriso e se ne vadano lasciando nostalgia. È vero. Ma è anche vero che ogni Adunata aggiunge un pezzo al grande racconto dell’Italia migliore. E Biella, stavolta, ne sarà una pagina luminosa.

IL PROGRAMMA

Programma dell’Adunata – Biella 9-11 maggio 2025

VENERDÌ 9 MAGGIO

  • Ore 9:00 – Alzabandiera in Piazza Duomo

  • Ore 9:15 – Onore ai Caduti in Piazza del Battistero, sfilata lungo Via Italia, ulteriore omaggio ai Caduti presso i Giardini Zumaglini

  • Ore 10:30 – Inaugurazione della Cittadella degli Alpini nei Giardini Alpini d’Italia

  • Ore 11:30 – Inaugurazione della Cittadella della Protezione Civile nel Giardino Vittorio Emanuele II

  • Ore 18:30 – Sfilata dei vessilli da Piazza La Marmora a Piazza Duomo

  • Ore 19:00 – Sfilata dei gonfaloni, del Labaro ANA, del vessillo della Sezione di Biella e della Bandiera di guerra da Piazza Unità d’Italia a Piazza Duomo; a seguire, discorso di benvenuto del Sindaco e onori ai gonfaloni

SABATO 10 MAGGIO

  • Ore 10:00 – Incontro tra il Presidente nazionale, le sezioni all’estero, delegazioni IFMS e militari stranieri (su invito) presso Auditorium Città Studi, corso Pella

  • Ore 13:00 – Lancio dei paracadutisti allo Stadio La Marmora-Pozzo

  • Ore 16:30 – Santa Messa nel Duomo di Biella

  • Ore 17:30 – Sfilata con Labaro ANA e vessilli da Piazza Duomo

  • Ore 18:00 – Saluto delle autorità (Sindaco, Presidente della Regione, Presidente della Provincia e Presidente ANA) presso la Biblioteca Civica, Piazza Curiel 13

  • Ore 21:00 – Concerti itineranti con cori alpini e fanfare in tutta la città

DOMENICA 11 MAGGIO

  • Ore 8:00 – Ammassamento

  • Ore 8:45 – Onori alla massima autorità

  • Ore 9:00 – Inizio della Grande Sfilata

  • A seguire – Passaggio della "stecca" a Genova (Adunata 2026) e ammainabandiera in via La Marmoradavanti alla tribuna autorità

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