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Cura e dignità fino all’ultimo tratto della vita: a Locana sanità e territorio stringono un patto sull’assistenza

Alla RSA Vernetti un incontro su modelli assistenziali, continuità delle cure e presa in carico delle persone anziane e fragili

Cura e dignità

Cura e dignità fino all’ultimo tratto della vita: a Locana sanità e territorio stringono un patto sull’assistenza

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Un pomeriggio di confronto concreto, tecnico ma profondamente umano, dedicato a uno dei temi più delicati della sanità contemporanea: il sostegno e la cura delle persone nelle fasi avanzate del ciclo della vita. È l’obiettivo dell’incontro in programma venerdì 19 dicembre 2025 alle ore 16, presso il salone della RSA Vernetti di Locana, con ingresso da via Torino, promosso dal Comune di Locana in collaborazione con la RSA Vernetti, l’ASL TO4 e il C.I.S.S. 38 Cuorgnè.

L’iniziativa riunisce amministratori, dirigenti sanitari, professionisti e operatori del settore per affrontare, da diverse prospettive, gli aspetti gestionali, tecnici e sanitari legati alla presa in carico delle persone anziane e fragili, in un contesto demografico che rende questi temi sempre più centrali.

Ad aprire i lavori saranno i saluti dell’Amministrazione comunale, con l’intervento del sindaco Mauro Peruzzo Cornetto e del vicesindaco Mauro Guglielmetti, a testimonianza del ruolo attivo degli enti locali nella costruzione di risposte integrate ai bisogni di salute della comunità.

Il programma entra poi nel merito dell’organizzazione dei servizi. La carta dei servizi della RSA Vernetti e gli impegni sulla qualità dell’assistenza saranno illustrati dalla dottoressa Sandra Bonatto Revello, direttore sanitario della struttura, insieme a Paola Ceresa, direttrice della RSA Vernetti. Un passaggio chiave per chiarire standard, diritti e percorsi offerti alle persone accolte e alle loro famiglie.

Ampio spazio sarà dedicato al controllo di gestione come strumento di supporto alla valutazione delle performance, con l’intervento del dottor Franco Rocca, OIV del Comune di Locana, e alla gestione e protezione dei dati personali, tema cruciale in ambito sanitario, affidato all’avvocato Jacopo Grillo, DPO del Comune.

Il nodo della continuità assistenziale sarà affrontato da più punti di vista. Il dottor Luca Panien Sufatta, direttore della Chirurgia di Ivrea dell’ASL TO4, parlerà della presa in carico della persona anziana dimessa dall’area chirurgica, mentre il dottor Davide Minniti, direttore generale dell’AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano, si concentrerà sulla governance della presa in carico del paziente fragile, tra bisogni, appropriatezza, priorità di accesso e tecnologie.

Il ruolo del sistema pubblico e della collaborazione tra enti sarà al centro degli interventi del pomeriggio. La dottoressa Nicoletta Bellin, direttore del C.I.S.S. 38, affronterà il tema del sostegno e della cura nel quadro del consorzio socioassistenziale. Il dottor Salvatore Digioia, direttore sanitario dell’AOU San Luigi Gonzaga, illustrerà i servizi forniti alla comunità e il modello di collaborazione tra ASL, Comune e RSA.

Un momento significativo sarà dedicato alla presentazione del progetto di continuità assistenziale, a cura del dottor Luigi Vercellino, direttore generale dell’ASL TO4, seguito dall’approfondimento sugli aspetti operativi del progetto con la dottoressa Clara Occhiena, dirigente responsabile della DipSa – Direzione Professioni Sanitarie.

Non mancherà uno sguardo alle nuove forme dell’abitare e dell’assistenza, con l’intervento della dottoressa Patrizia Milazzo, coordinatrice dei distretti dell’ASL TO4, dedicato al tema del cohousing, sempre più centrale nelle politiche per l’invecchiamento attivo e la permanenza delle persone nel proprio contesto di vita.

A moderare l’incontro sarà il dottor Mauro Noascone, mentre la chiusura dell’evento sarà segnata da un atto concreto: la firma della convenzione per il progetto di continuità assistenziale tra ASL TO4 e Comune di Locana, che sancisce formalmente una collaborazione strutturata tra sanità e territorio.

Un appuntamento che va oltre il convegno e che prova a tradurre le parole in alleanze operative, mettendo al centro la persona fragile e il diritto a un’assistenza continua, coordinata e di qualità.

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