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Maria Pia Abbracchio porta al Garybaldi di Settimo la sua storia nella scienza

Il 21 novembre al Teatro Garybaldi un incontro aperto a studenti e famiglie per mostrare il valore delle discipline STEM attraverso l’esperienza di una delle più autorevoli ricercatrici italiane

Maria Pia Abbracchio

Maria Pia Abbracchio porta al Garybaldi di Settimo la sua storia nella scienza

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A Settimo Torinese la scienza sale sul palcoscenico. La neuroscienziata Maria Pia Abbracchio, tra le figure più autorevoli in Italia negli studi di farmacologia e biologia cellulare, porta al Teatro Garybaldi una narrazione che intreccia biografia, ricerca e divulgazione. Un modo diretto e coinvolgente per spiegare come nasce una cura, come si costruisce un percorso scientifico e perché le discipline STEM rappresentano oggi uno dei campi più strategici per il futuro delle nuove generazioni. L’appuntamento è fissato per giovedì 21 novembre alle 17, nell’ambito della rassegna “Donne STEM”, pensata per studenti, famiglie e cittadinanza.

L’evento si apre con il filo rosso che ha guidato per decenni la carriera della studiosa. «Sono diventata ricercatrice spinta dalla curiosità di capire come funzionano le cellule e il nostro corpo; ero affascinata dal sistema nervoso e volevo comprendere perché questa macchina meravigliosa ogni tanto si ammala e cosa si può fare per guarirla», racconta Abbracchio nel messaggio che introduce la conferenza. Parole che sintetizzano il nucleo della sua attività: trasformare la ricerca di base in strumenti concreti per la salute, passando attraverso anni di laboratori, esperimenti, fallimenti, intuizioni e risultati che hanno contribuito alla conoscenza delle purine, molecole fondamentali nella comunicazione cellulare, con implicazioni nelle malattie neurodegenerative e nell’emicrania.

Il pubblico potrà ascoltare un percorso che parte da Milano, dove Abbracchio si forma in Farmacia, Tossicologia e Medicina sperimentale, per poi proseguire negli Stati Uniti all’Università del Texas e successivamente a Londra, allo University College. Una formazione internazionale che diventa il ponte verso il suo ritorno in Italia, dove dal 2002 è professore ordinario di Farmacologia all’Università di Milano. Proprio qui costruisce il suo laboratorio, guida gruppi di ricerca e affronta le difficoltà quotidiane del mondo accademico, tra risorse limitate, burocrazia e la costante necessità di trovare equilibrio tra vita professionale e vita personale.

La sua testimonianza è anche un invito esplicito a guardare oltre gli stereotipi che ancora frenano ragazze e giovani donne nell’avvicinarsi alla scienza. In teatro Abbracchio parlerà di gender gap, delle sfide aperte nella piena valorizzazione dei talenti femminili e della necessità di chiedere aiuto quando le difficoltà rischiano di diventare muri. Un messaggio rivolto a studenti e studentesse che spesso immaginano la scienza come un mondo distante, senza rendersi conto di quanto libertà di pensiero, metodo rigoroso, lavoro di squadra e creatività siano componenti essenziali di questa professione.

La rassegna “Donne STEM”, promossa dal Gruppo Pleiadi in collaborazione con l’associazione Donne fra le Stelle e sostenuta dal progetto “Yes, you STEM!”, si propone di trasformare ogni incontro in una porta aperta. Quindici protagoniste del panorama scientifico raccontano il loro cammino e mostrano ciò che accade dietro le quinte dei laboratori, degli istituti di ricerca, dei dipartimenti universitari. L’obiettivo è semplice e ambizioso: far sì che almeno un ragazzo o una ragazza, uscendo dalla sala, si domandi se quel mondo possa diventare anche il proprio.

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