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Fuochi di coraggio al Teatro Pinelli: donne libere che illuminano il buio della violenza

Il Teatro dell’Orsa porta in scena la forza delle donne che hanno cambiato la storia

Fuochi di coraggio al Teatro Pinelli: donne libere che illuminano il buio della violenza

Fuochi di coraggio al Teatro Pinelli: donne libere che illuminano il buio della violenza

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Il teatro come atto di resistenza, la parola come scintilla di consapevolezza. Nell’ambito della rassegna “Le Radici del Coraggio”, promossa dall’ASL TO4 in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sabato 22 novembre alle 21, il Teatro Tullio Pinelli di Cuorgnè ospita lo spettacolo “Fuochi. Ribelli coraggiose libere” della Compagnia Teatro dell’Orsa.

Sul palco, Monica Morini dà voce alle storie di donne che hanno scelto di disobbedire per affermare giustizia e dignità. Donne che non si sono piegate, da Antigone alle figure contemporanee che continuano a lottare per l’autodeterminazione. Il testo, scritto e interpretato dalla stessa Morini con la regia condivisa da Bernardino Bonzani e la collaborazione di Annamaria Gozzi, è accompagnato al pianoforte da Gaetano Nenni, in un intreccio di parola e musica che restituisce calore, forza e memoria.

Lo spettacolo, a ingresso gratuito e su prenotazione presso la Biblioteca Civica di Cuorgnè, nasce in collaborazione con il Comune di Cuorgnè, il CISS 38 e la cooperativa Zac! Zone Attive di Cittadinanza Onlus di Ivrea, e si inserisce nel percorso di sensibilizzazione che l’ASL TO4 promuove con costanza, insieme al Polo universitario Officina H di Ivrea.

La Rassegna, giunta alla sua quarta edizione, non si limita a ricordare: vuole trasformare l’ascolto in azione, la riflessione in prevenzione. Perché il teatro può essere anche un presidio civile, un luogo dove la comunità si riconosce e si interroga. «Solo attraverso la collaborazione e la consapevolezza diffusa possiamo contrastare l’indifferenza e garantire a ogni donna la protezione e la cura di cui ha diritto», ha ricordato il direttore generale dell’ASL TO4 Luigi Vercellino, sottolineando la necessità di agire prima della violenza, non solo dopo.

Così “Fuochi” diventa metafora e promessa: una fiamma che invita a non voltarsi dall’altra parte, a riconoscere, nominare e fermare la violenza. Perché ogni gesto di libertà è un atto di cura collettiva.

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